Prima di correre in Formula E, Porsche era intenzionata a schierare una vettura nel Mondiale di Formula 1. L’idea è stata accantonata per decisone del Gruppo Volkswagen anche se si era già sviluppato un motore V6 che avrebbe dovuto equipaggiare una monoposto nella stagione 2021.
Proprio quel propulsore potrebbe adesso tornare utile alla Casa tedesca per fare da base ad un motore destinato a spingere l’erede della 918 Spyder, iconica supercar ibrida di Zuffenhausen, dotata di un sistema kers come quello delle F1, prodotta dal 2013 al 2015.
Un bolide per sfidare le rivali
Non è una novità che Porsche sia intenzionata a sviluppare una vettura destinata a competere nel mercato con bolidi esclusivi come la Aston Martin Valkirie o la Mercedes Amg One. Anche se fino ad oggi le intenzioni del costruttore sembravano quelle di proporre un nuova supercar a batterie e zero emissioni, attingendo proprio dalla esperienza nella Formula E. La tecnologia per realizzare quest'ultima potrebbe però non essere abbastanza matura per essere applicata in tempo alla erede della 918 Spyder che dovrebbe debuttare entro il 2023.
La collaborazione con Rimac Automobili
Ecco allora l’idea di riprendere il motore destinato alla massima categoria, come già fatto anche da Mercedes per la Amg One che utilizza una versione depotenziata del V6 di 1.6 litri impiegato sulla monoposto di Lewis Hamilton, apportando a questo le giuste modifiche con l’aiuto della Rimac Automobili: costruttore croato del quale Porsche detiene il 15,5% di quota, famoso per aver creato hypercar elettriche come la C Two da 1.412 chilowatt (1.888 cavalli).
L'auto più sportiva del segmento
"Vediamo il potenziale per cooperazione con Rimac Automobili che si è rapidamente affermata come leader nella tecnologia dei motori elettrici e dell'elettricità di potenza. Il nostro obiettivo è sempre, indipendentemente dall'auto che stiamo facendo, avere l'auto più sportiva del segmento", ha detto il capo progetti veicoli elettrici Porsche, Stefan Weckbach.