Ultimo aggiornamento  23 marzo 2023 11:19

A Merano arriva il bus senza autista.

Linda Capecci ·

Nella città di Merano, in Alto Adige, circola un bus shuttle elettrico e autonomo, adibito al trasporto di quindici passeggeri. Il mezzo – fornito da Navya, azienda francese fra i leader mondiali per la guida autonoma - viene sperimentato tra il 25 novembre e il primo dicembre. Si tratta della prima esperienza italiana – aperta al pubblico e su percorso urbano – di un bus senza conducente.

La sperimentazione

Questo mezzo a batteria è in grado di affrontare il percorso con la massima sicurezza: è l'intelligenza artificiale a guidare - con un sistema complesso di diciassette satelliti, sensori e telecamere in grado di rilevare ostacoli e pericoli inaspettati.

L'iniziativa, finanziata per 1,5 milioni di euro, è nata nell'ambito del progetto Mentor e sviluppata dal programma di cooperazione europea Interreg V/A Italia-Svizzera, con i comuni di Merano e Briga-Glis, in Svizzera, la partecipazione del parco tecnologico Techpark, la società di trasporti urbani ed extraurbani Sasa e PostAuto, in accordo con l'assessorato alla mobilità della Provincia di Bolzano e Sta Alto Adige Spa.

Sicurezza garantita

"Le nuove tecnologie per la mobilità esistono e sono sicure - sostiene Roberto Maldacea amministratore delegato di “I mobility garage”, importatore di Navya -  questo bus è distribuito in 25 Paesi, e in alcuni, come la Svizzera, è già integrato nel sistema del trasporto urbano. Nell'ultimo anno, con questo veicolo sono stati percorsi un milione e mezzo di chilometri e trasportate 500 mila persone".

"È stato programmato per rispettare le regole del traffico, per capire, in anticipo se una zona è a potenziale pericolo, per la presenza, ad esempio di una scuola -  insiste Maldacea - nel test di Merano il mezzo non supera i 25 chilometri orari. Il veicolo non si distrae, non parla al cellulare, non chatta e non saluta gli amici che vede per strada".  

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