Un'occasione speciale per Mark Ruffalo, che il 22 novembre ha spento 52 candeline. L'attore che dal 2012 veste i panni del supereroe Hulk, "l'incredibile", è davvero verde: guida un'auto elettrica, è un fervido ambientalista e ha contribuito alla fondazione di un'organizzazione per lo sviluppo delle energie rinnovabili.
Eroe a fumetti
La star originaria del Wisconsin vanta una carriera di oltre 30 anni. Ha iniziato nel 1989 prendendo parte alla serie tv "Summer Playhouse", alla quale seguirono numerosi successi televisivi.
Il momento della consacrazione cinematografica è arrivato nel 2004 con "The Eternal Sunshine Of The Spotless Mind" di Michel Gondry. Solo nel 2012 però ha raggiunto effettivamente la vetta del successo commerciale interpretando Hulk in "The Avengers". Un ruolo che ha permesso a Ruffalo di farsi conoscere in tutto il mondo, facendo vivere sul grande schermo il personaggio carismatico del dottor Bruce Banner, in continua lotta con sé stesso e con la sua metà ferina. L'ultima apparizione cinematografica dell'uomo verde ideato da Stan Lee risale ad “Avengers: Endgame”, uscito in Italia ad aprile di quest'anno.
Mostro delle zero emissioni
La filmografia di Ruffalo, però, va oltre il mondo dei fumetti, ed è costellata di successi: spicca la sua candidatura agli Oscar come miglior attore non protagonista per "Il Caso Spotlight", miglior film del 2015 agli Academy Award.
Mark però non è solo un attore, è anche sceneggiatore, regista e produttore; molto impegnato nell'ambito della salvaguardia ambientale e grande sostenitore della mobilità a emissioni zero.
E’ stato avvistato mentre guidava la sua auto 100% elettrica, la Bmw i3, di cui ha elogiato le prestazioni sulle pagine social. Anche altri protagonisti di “Avengers” sono attenti alla sostenibilità al volante: Bradley Cooper, Natalie Portman, Gwyneth Paltrow, Scarlett Johansson. Tutti però preferiscono l'ibrida Toyota Prius.
Molti attori della saga tra cui lo stesso Mark, in prima linea, si sono opposti strenuamente alle politiche trumpiane, antimigratorie e antiecologiste. Divertente l'appello video del 2016 in cui molte star hollywoodiane hanno invitato a votare contro Trump: in cambio di un nudo integrale di Ruffalo. Un inaspettato uomo oggetto, “Full Marky”: inconsapevole “ricompensa”. Funzionerà?
Impegno e attivismo
Per l'autoironico attore la politica è una cosa seria. Ha anche appoggiato le proteste della comunità dei Nativi Americani contro l'oleodotto del Dakota Access Pipeline, le cui condutture attraversano quattro stati e 200 corsi d'acqua, inquinandoli gravemente. Per dare un supporto attivo ha contribuito alla fondazione di The Solutions Project, un'organizzazione che promuove l'uso di energie rinnovabili.
Sul sito del progetto il suo motto: “insieme possiamo costruire un'economia più forte, per famiglie più sane e un futuro più sicuro. 100% pulito è possibile al 100%”.
Nell'ultimo film di Todd Haynes "Dark Waters" - tratto da una storia vera - nelle sale italiane dal febbraio 2020, Ruffalo interpreta l'avvocato Rob Bilott: oggetto di minacce e ritorsioni per aver svelato informazioni riservate di un'enorme corporation e dare giustizia a una comunità inconsapevolmente esposta a prodotti chimici mortali per decenni.
Una vita pulita
"In questo momento le nostre leggi e le istituzioni pubbliche non riescono a proteggerci. Raccontando storie come quella di Dark Waters vogliamo sensibilizzare sui rischi causati dalle sostanze inquinanti e lavorare insieme per chiedere una protezione ambientale più forte", ha dichiarato l'attore nel suo intervento al Fight Forever Chemicals.
Da molti anni, dopo aver venduto la casa di Los Angeles, Ruffalo e la sua famiglia si sono trasferiti a Callicoon, a due ore di strada da Manhattan, dove coltivano il proprio orto e respirano un'aria più pulita, lontano dal frastuono della città. Un Hulk sempre più verde.