Arezzo ha ospitato la 36esima Assemblea annuale dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), dal titolo: ‘Ascoltare. Decidere. Migliorare.’ All'incontro ha partecipato anche il presidente di ACI Angelo Sticchi Damiani che è intervenuto alla tavola rotonda “I Sindaci imprenditori d’Italia” e che ha visto - tra gli altri relatori - Giovanni Malagò, presidente del Coni, Giorgio Gori e Giampietro Ghedina, rispettivamente primi cittadini di Bergamo e Cortina d’Ampezzo.
Nel suo intervento Sticchi Damiani ha parlato dell'ìmpegno del club per il Paese, a partire dal presente e del futuro del Gran Premio d'Italia: “Abbiamo sottoscritto un contratto per la Formula 1 a Monza, garantendo, in questo modo, che il GP si svolga su quel circuito per i prossimi 5 anni. Nel 2022 l'impianto compirà 100 anni, è il più antico del mondo dove si corra ancora. Dobbiamo renderlo all’altezza della sua storia di tempio della velocità. Per farlo, naturalmente, ricorreremo al credito sportivo, ma confidiamo che anche da parte dello Stato ci sia la volontà di darci una mano. Abbiamo, poi, ritenuto giusto interessare anche le aree limitrofe: dopo Venezia con la Rossa che ha sfilato sul Canal Grande, il prossimo anno intendiamo coinvolgere Torino, la città dell’auto, e poi successivamente Modena, la terra dei motori. Perché un evento e un investimento così importanti devono portare poi un risultato sul territorio e coinvolgere più municipalità".
Nuovo centro a Bari
Il presidente ACI ha quindi parlato di altre iniziative locali di grande importanza per le zone interessate. "In provincia di Bari, per esempio, allungheremo fino a 3 chilometri un circuito già esistente perché possa ospitare gare ancora più importanti. In tutti i nuovi investimenti di questo tipo inseriremo sempre l'allestimento di centri di guida sicura, perché lo sport si deve coniugare con la sicurezza”.
Contrassegno gratuito per le over 40
“L’ACI è al fianco dei Comuni - ha continuato Sticchi Damiani - anche per quanto la regolamentazione della circolazione delle auto d'epoca. Siamo disponibili a rilasciare gratuitamente un contrassegno che permetta di riconoscere le vetture di almeno quaranta anni, cioè quelle che possono essere considerate, senza ombra di dubbio, storiche. Vogliamo così facilitarne la circolazione per venire incontro alla passione di tanti italiani che si riconoscono nel patrimonio veicolare storico del nostro Paese”.
Sottoscritto accordo ACI-ANCI
Al termine dell’incontro ACI e l'associazione dei comuni hanno sottoscritto un contratto di collaborazione. “Con questo accordo vogliamo continuare quel percorso iniziato insieme alcuni anni fa – ha sottolineato Antonio Decaro, presidente della associazione - e che si è sviluppato attraverso la realizzazione di corsi di guida sicura e altre iniziative a difesa degli utenti vulnerabili della strada, ciclisti, pedoni e motociclisti".
"L'intesa - ha concluso il primo cittadino di Bari, rieletto per acclamazione presidente dell'ANCI - contempla anche la possibilità da parte dei Comuni di ottenere alcuni dati dall’ACI, utili da una parte per le ordinanze relative alla chiusura del traffico sulla base dei tassi di inquinamento, dall’altra per conoscere il numero delle vetture di una certa categoria in circolazione”.