La politica americana guarda ai cambiamenti climatici e ne fa un argomento importante nella corsa alla Casa Bianca che culminerà con le elezioni presidenziali del 3 novembre 2020. L'agenda "verde" è negli argomenti di molti dei principali candidati.
Le promesse di Biden
Un investimento di 1.300 miliardi di dollari in 10 anni per costruire stazioni di ricarica delle auto elettriche, ferrovie ad alta velocità e favorire lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili. E’ quanto promette l'ex vicepresidente e senatore democratico americano Joe Biden se verrà eletto alla Casa Bianca nelle elezioni del prossimo anno.
Biden ha messo nero su bianco su 12 pagine la sua “ricetta” per portare gli Stati Uniti a zero emissioni nette entro il 2050, aumentando le tasse sulle società e ponendo fine ai sussidi per i combustibili fossili. Molte delle proposte richiedono però un ampio sostegno del Congresso per diventare realtà.
Green New Deal
La questione clima è già entrata prepotentemente nella campagna elettorale per le elezioni di novembre 2020 soprattutto grazie al Green New Deal, la proposta di "mobilitazione verde" avanzata davanti al Congresso il 25 marzo di quest'anno dai due rappresentanti del partito democratico, il senatore Ed Markey e la deputata Alexandria Ocasio Cortez. Proprio la rappresentante del Bronx, la più giovane donna eletta in Parlamento negli Usa, ha portato in dote questo argomento nel suo "endorsment" - la scelta di un determinato candidato da sostenere nella corsa alla presidenziali - per il senatore del Vermont Bernie Sanders.
Il programma prevede per gli Usa una decisa accelerazione verso la transizione a fonti energetiche pulite, una strada già intrapresa dalla amministrazione Obama, attraverso un forte sostegno pubblico all'espansione dell'auto elettrica e alla modernizzazione delle linee ferroviarie. Tra le novità proposte anche quella di una maggiore diffusione di soluzioni a basso impatto ambientale pure nelle aree rurali e depresse, con provvedimenti che garantiscano l'accesso a soluzioni "verdi" anche per le fasce meno protette della popolazione.
La scommessa di Trump
Sull'altro fronte politico l'attuale presidente Donald Trumo - finora l'unico candidato repubblicano in lizza - è schierato su posizioni contrapposte. È di pochi giorni fa la notizia che l'amministrazione di Washington ha comunicato ufficialmente alle Nazioni Unite l'addio al Trattato di Parigi, l'accordo stabilito nel 2015 tra oltre 200 Paesi e che impegna tutti a contenere le emisissioni di gas serra per combattere il surriscaldamento del pianeta.
La rinuncia di Washington - comunicata da segretario di stato Mike Pompeo - sarà operativa dal 4 novembre 2020. Un giorno dopo l'elezione del nuovo inquilino della Casa Bianca. Trump scommette che quel giorno ci sarà ancora lui a sedere sulla poltrona dello studio ovale.