Ultimo aggiornamento  22 marzo 2023 01:08

La Lancia Delta compie 40 anni.

Angelo Berchicci ·

La Lancia Delta compie 40 anni e festeggiarla sono due tra i nomi più significativi della sua storia: Giorgetto Giugiaro che le ha dato forma, e Miki Biasion, che l’ha portata al trionfo nel campionato del mondo rally. Per l'occasione è stata organizzato un raduno con 40 esemplari della compatta torinese presso la sede dell'Italdesign a Moncalieri.

La Delta venne presentata al Salone di Francoforte del 1979 e rappresentava la proposta con cui il marchio italiano intendeva presidiare la fascia media del mercato, assieme alle berline tre volumi Beta, Trevi e Prisma. Una batteria di modelli necessari per raccogliere a pieno l’eredità di un’auto simbolo del marchio Lancia, la Fulvia, uscita dai listini nel 1972.

Accoglienza tiepida

Al debutto la Delta non convinse. Le linea squadrata disegnata da Giugiaro venne ritenuta inizialmente troppo ordinaria e conservativa, priva di quella capacità di osare e coniugare forme classiche con soluzioni innovative di cui Lancia aveva fatto un suo cavallo di battaglia.

La meccanica dell’auto era affidabile e in linea con la concorrenza, ma non evidenziava particolari doti di eccellenza meccanica (i motori erano i Fiat 1.3 e 1.5, gli stessi montati sulla Ritmo). Insomma, la Delta all’inizio diede l’impressione di essere una compatta onesta, ma forse non all’altezza del blasone Lancia, eccetto che per le finiture degli interni, che presentavano una cura nei dettagli e materiali di pregio non comuni alle rivali, come da tradizione.

Uno dei più grandi successi Lancia

Le stesse caratteristiche che all’inizio lasciarono tiepidi gli appassionati della Casa si trasformarono ben presto nelle doti più apprezzate della Delta, facendone una delle auto italiane di maggior successo. La compatta Lancia divenne particolarmente richiesta dalle famiglie della classe media proprio per la linea equilibrata ed elegante e per la meccanica robusta. La sua fama si accrebbe ulteriormente dopo la vittoria, nel 1980, del titolo di auto dell’anno.

Prodotta in vari allestimenti ed evoluzioni fino al 1993, è stata destinata come tutte le Lancia a una clientela dai gusti raffinati, nonostante il prezzo lievemente maggiore rispetto alla concorrenza. Con il tempo debuttarono anche un 1.6 aspirato, offerto in una versione denominata GT, e un 1.6 sovralimentato da 130 cavalli, montato sulla HF Turbo. Inoltre, venne realizzata una particolare versione da 1,1 litri destinata ad alcuni mercati d'esportazione, come la Grecia.

Arma da rally

Ciò che fece entrare la Delta nell’immaginario comune furono tuttavia le sue versioni a trazione integrale, da cui derivarono le auto da gara che per anni dominarono il campionato del mondo rally. Nell'autunno del 1986 venne presentata la Delta HF 4WD dotata dello stesso 2.0 turbo da 165 cv che spingeva le Thema Turbo.

La 4WD venne successivamente evoluta nella Delta Integrale, che presentava vistose modifiche alla carrozzeria (come le carreggiate allargate), mentre il motore arrivò ad erogare nell’ultima versione (la Evo 2, prodotta dal 1993 al 1994) ben 215 cavalli.

Furono queste auto a fare da base di partenza per le vetture da corsa di gruppo A con cui il team Lancia si impose nel campionato del mondo rally, conquistando sei titoli costruttori tra il 1987 e il 1992, e quattro mondiali piloti (con Juha Kankkunen nel 1987 e 1991, e con Miki Biasion nel 1988 e 1989).

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