L'ex dirigente Bmw Markus Duesmann è stato nominato - a partire dal 1 aprile 2020 - nuovo capo di Audi al posto di Bram Schot che lascia l’azienda “di comune accordo" dopo averne assunto il timone meno di due anni fa, a giugno 2018, chiamato a sostituire Rupert Stadler arrestato in relazione allo scandalo sulle emissioni della Volkswagen.
Duesmann, 50 anni, laureato in ingegneria meccanica presso l'Università di Steinfurt (Renania Settentrionale-Vestfalia), ha iniziato la sua carriera professionale nel 1992 alla Mercedes dove si è occupato della ingegneria dei propulsori diesel. Approdato nel 2007 alla Bmw è stato capo del team di F1 Bmw Sauber nel 2016 è diventato responsabile Acquisti e Forniture del gruppo bavarese. Nel luglio del 2018 è entrato a far parte del consiglio di gestione del gruppo Volkswagen.
Sfruttare al meglio il potenziale del brand
“Da eccellente ingegnere qual è Markus Duesmann farà tutto quanto in proprio potere per sfruttare al meglio il grande potenziale del brand Audi e per confermare ancora una volta quanto promesso dal motto Vorsprung durch Technik (All’avanguardia della tecnica)”, ha detto il ceo di Volkswagen Group Herbert Diess ricordando anche come Bram Schot “abbia assunto la guida di Audi in un momento difficile”.
Dopo la cacciata di Stadler la Casa tedesca ha infatti dovuto fare i conti con le conseguenze del Dieselgate, rimanendo anche a corto di personale specializzato con diversi ingegneri e responsabili coinvolti nello scandalo licenziati.
Una nuova era
Adesso Duesmann deve traghettare l’Audi in una nuova era nella quale “la trasformazione in fornitore di mobilità sostenibile e la radicale decarbonizzazione dell’azienda sono le priorità - ha spiegato Hans-Joachim Rothenpieler responsabile ricerca e sviluppo del marchio - e l'auto elettrica e-tron e la tecnologia delle celle a combustibile i pilastri su cui contare per il successo”.