Toyota e BYD hanno stretto una joint venture per unire le forze nello sviluppo e produzione di veicoli elettrici destinati a essere commercializzati in Cina. La nuova società sarà operativa nel 2020 e impiegherà esperti e specialisti del settore di entrambe le case. Prevede che i due partner versino ciascuno il 50% del capitale e lavorerà alla progettazione di mezzi a zero emissioni in grado di distinguersi con elevati standard di sicurezza e qualità. Oltre ad occuparsi delle ricerche per potenziare l’alimentazione di questi utilizzando accumulatori al litio d’ultima generazione prodotti da BYD. Il primo modello costruito in comune verrà lanciato il prossimo anno e sarà basato sul crossover C-HR dalla marca giapponese.
I vantaggi per la marca giapponese
Toyota, il cui obiettivo è coprire entro il 2025 la metà delle sue vendite globali con modelli elettrificati e ibridi, sfrutterà la joint venture con BYD anche per aumentare la sua quota veicoli a batteria nella Repubblica Popolare dove a breve proporrà una nuova gamma di "Ultra Compact BEV", cioè di veicoli elettrici ultracompatti, presentati allo scorso Salone di Tokyo.
BYD, dai bus alle berline
BYD approfitterà invece delle competenze di Toyota per diversificare la sua gamma di mezzi elettrici, composta prettamente fino ad oggi da veicoli commerciali e bus, incrementando l’offerta con berline e crossover di taglia medio-piccola che oggi contano in Cina la maggior parte delle vendite nella categoria.