Il mercato delle auto elettriche in Cina nel corso del 2019 potrebbe conoscere una brusca frenata rispetto all’anno passato, a causa soprattutto della politica che sta eliminando gli incentivi all’acquisto. L'ultima tranche di questi tagli è entrata in vigore nel giugno scorso portando a un aumento stimato del prezzo di una vettura a batteria pari a oltre 7mila dollari.
Lo ha affermato Chen Shihua, assistente segretario generale della China Association of Automobile Manufacturers (Caam) a margine della diffusione degli ultimi dati sulla situazione delle vendite, diminuite del 45,6% in ottobre rispetto ai livelli di un anno fa, dopo un calo del 33% a settembre. "C'è un grosso divario tra la situazione attuale e il 2018 quindi, se il trend dovesse essere confermato per i prossimi mesi, alla fine dell’anno potremmo vedere una crescita negativa per i nuovi veicoli elettrificati". La preoccupazione dei costruttori nasce anche dal fatto che in Cina si sta discutendo se ridurre ulteriormente i benefici per l'acquisto dal 2020.
Mercato in calo
La Cina ha sostenuto con forza il mercato delle auto a basse emissioni anche attraverso l'istituzione delle quote obbligatorie di vendita per la Casa automobilistiche. Ma recentemente le sovvenzioni all’acquisto sono state ridotte rendendo – di fatto - i veicoli più costosi.
Prima della riduzione delle sovvenzioni, il mercato dei New Energy Vehicles (Nev) - che includono ibridi plug-in, veicoli elettrici a batteria e quelli alimentati da celle a combustibile a idrogeno - era salito del 62% l'anno scorso, anche a fronte di una contrazione generale delle commercializzazioni in Cina, la prima dagli anni ’90 a oggi.
Alta stagione
Il trend è ancora negativo, con le vendite di auto in calo per il sedicesimo mese consecutivo in ottobre - 4% rispetto all'anno precedente – dopo i risultati preoccupanti di settembre (-5,2%) e agosto (-6,9%).
Proprio settembre e ottobre sono definiti dagli addetti ai lavori del settore automotive cinese rispettivamente come “d’oro” e d’argento”, con i clienti che tradizionalmente tornano a fare acquisti dopo l'estate. Il calo delle vendite durante l'alta stagione ha inferto un duro colpo alle speranze in un'inversione di tendenza nella seconda metà di quest'anno.