La partita si gioca in campo neutro, precisamente a Shanghai. Di fronte Volkswagen e Tesla, due costruttori diversi ma con la stessa strategia: iniziare al più presto la produzione di veicoli elettrici in Cina, primo mercato al mondo. Anche per aggirare i dazi che - nonostante le trattative tra il Paese dell'estremo oriente e gli usa proseguano - sono ancora un rischio più che concreto. Prima è arrivata la squadra statunitense, con la Gigafactory costruita a tempo di record, poi quella tedesca con Saic, Casa automobilistica locale con la quale Wolfsburg condivide uno stabilimento del valore di 2,5 miliardi di dollari.
Partita a scacchi
Tesla è avanti, ma Herbert Diess, direttore generale Volkswagen, non si nasconde: "Puntiamo a diventare il marchio di riferimento globale nelle vendite di veicoli elettrici: 22 milioni di unità a batteria prodotte entro il 2028, metà delle quali in Cina". E lo ha affermato due settimane dopo l'annuncio della stessa Casa statunitense che aveva dato il via al primo test di produzione nella sua fabbrica cinese con una costante futura di 500mila elettriche l'anno.
La Cina è il più grande mercato anche per i veicoli elettrici del mondo. Le vendite di auto a batteria sono aumentate del 61,7%, a 1,3 milioni di veicoli, nel 2018. La nuova Volkswagen ID.3, presentata nella prima metà di quest'anno, sarà la prima a uscire dalla linea di produzione di Shanghai, assieme ad altri modelli elettrici del gruppo, soprattutto Audi.