Dalla Ferrari arriva un importante annuncio: un accordo con la casa di moda Armani. Il Cavallino punta alla diversificazione del brand attraverso la "duplice contaminazione tra abbigliamento e intrattenimento", come ha detto il ceo Louis Camilleri.
Una "brand extension" dalla quale "si stima una redditività totale del 10% nell’arco di 7-10 anni", ha spiegato il manager di Maranello durante la conference call sui conti del terzo trimestre.
Diversificare
L'obiettivo dell'accordo con la Casa di moda milanese è quello di catturare più valore ampliando e contaminando il marchio senza allontanarsi dal made in Italy.
Alla direzione creativa di Ferrari Brand Diversification ci sarà Rocco Iannone - il trentacinquenne designer per Giorgio Armani e Dolce & Gabbana - avrà la responsabilità di dare corpo allo stile e al design di tutte le collezioni di abbigliamento e di accessori a marchio Ferrari.
Quella con Armani in realtà non è l'unica partnership annunciata dalla Rossa, che si sta muovendo in più direzioni: a fine 2020, a Maranello, in quelli che erano i locali del ristorante Cavallino sarà aperta l’Osteria Francescana sotto la guida dello chef Massimo Bottura, che vanta tre stelle Michelin.
Tirando le somme
L'annuncio della partnership con il marchio di moda è arrivato insieme ai bilanci del terzo trimestre del 2019 che Ferrari ha chiuso con un utile netto di 169 milioni di euro, un calo del 41% rispetto ai 287 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.
Dal punto di vista finanziario la Casa di Maranello ha visto un rialzo dei target 2019 che ha portato quelli sui ricavi netti da 3,5 a 3,7 miliardi di euro. Tra luglio e settembre 2019 i ricavi sono saliti del 9,2%, da 838 a 915 milioni di euro. Le consegne del trimestre si sono attestate intorno alle 2.474 unità rispetto alle 2.262 di un anno prima, registrando un aumento del 9,4%.