Ultimo aggiornamento  09 giugno 2023 10:00

Renault Captur, la prima della classe.

Francesco Paternò ·

ATENE – La Renault Captur, nato crossover nel 2013 e best seller in Europa con l'Italia suo secondo mercato mondiale dietro la Francia, diventa più suv nel design e fa da apristrada nel marchio per l’ibrido plug-in, con una versione in arrivo sul mercato all’inizio dell’estate 2020.

I prezzi, aspettando l’ibrida ricaricabile

Per Captur, un nuovo pianale condiviso in Renault con la Clio, un nuovo stile che enfatizza i tratti di auto a ruote alte che va tanto di moda su tutti i mercati, tecnologia di bordo e di assistenza alla guida per la sicurezza di ottimo livello. Ordini aperti ma nelle concessionarie da gennaio con prezzi dai 17.800 euro del mille tre cilindri turbo benzina da 100 cavalli ai 30.600 euro della versione diesel più potente da 115 cavalli. È prodotta a Valladolid in Spagna e, da fine anno, anche a Wuhan in Cina.

A batteria fino a 65 chilometri

L’ibrida plug-in, di cui non sono stati resi noti ancora i prezzi, dichiara sulla carta un altro primato: la batteria agli ioni di litio da 9,8 chilowattora, che serve due unità elettriche accoppiate a un 1600 a benzina per 160 cavalli complessivi, ha una autonomia a zero emissioni di ben 65 chilometri in città, oggi un record. Tempo di ricarica della batteria dalle 3 alle 6 ore.

Più grande e più comoda

Venduta finora in oltre 1,5 milioni, la Renault Captur è cresciuta in lunghezza di 11 centimetri, arrivando ai 4,23 metri. Più grande e dunque con più spazio a bordo, sia per i passeggeri che nel bagagliaio (capacità 536 litri, +81 litri rispetto alla versione precedente, con il sedile posteriore scorrevole fino a 16 centimetri, atout del modello), la Captur trasmette alla guida una sensazione di solidità grazie al nuovo pianale.

I due 1300 a benzina da 130 e 155 cavalli, provati sia con cambio manuale a sei rapporti il primo che con cambio automatico a sette il secondo, danno una buona agilità a un'auto che privilegia sempre e comunque il comfort. Gli interni sono più curati nella scelta di materiali morbidi al tatto: bello lo schermo verticale al centro della plancia da 9,3 pollici con un sistema di navigazione molto preciso, troppo corto il bracciolo sul tunnel, inutilizzabile guidando la versione con cambio automatico.

6 motorizzazioni per il segmento B

Xavier Martinet, direttore generale di Renault Italia, rivendica con orgoglio un altro primato: “Siamo l’unico marchio a offrire nel segmento B sei motorizzazioni diverse”. Oltre a motori benzina e diesel, Clio avrà all’inizio dell’estate la prima unità ibrida del marchio, Captur la prima ibrida plug-in oltre che una versione Gpl specifica per l’Italia, più c’è Zoe elettrica appena rinnovata. Sei per uno, uno per tutte.  

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