“In futuro nessun veicolo avrà più bisogno di volante, pedali e cambio. Tutto sarà completamente autonomo”. Le parole di qualche anno fa di Steve Wozniak, ex socio di Steve Jobs e co-fondatore di Apple, esprimevano una totale fiducia verso la guida autonoma. Non solo: l’informatico e inventore americano credeva che sarebbe stata proprio Apple a inventare e programmare software dedicati alle auto robot.
Tutto da rivedere. “Ci sono troppi fattori imprevedibili sulle strade di oggi - ha dichiarato Wozniak durante la conferenza J.D. Power Auto Revolution a Las Vegas - perché un programma sia in grado di leggerli e gestirli. Meglio a questo punto offrire tecnologie avanzate per dare alle auto un numero maggiore di dispositivi di sicurezza. Al momento ho cambiato idea, mi sono arreso. La speranza rimane, ma non sono sicuro che avrò abbastanza tempo per vederle”.
Spazi urbani inadatti
Secondo l’informatico americano gli spazi urbani odierni sarebbero inadatti a ospitare veicoli robot: “E’ necessaria una completa mappatura di ogni centimetro di asfalto che deve essere costantemente pulito e ordinato. Senza vetture in doppia fila o imprevisti dalla variabile quasi infinita”, precisa Wozniak.
Intanto continuano le sperimentazioni dei veicoli robot. Uno degli ultimi progetti è di Lyft, la società di ride hailing americana, che ha iniziato a utilizzare vetture a guida autonoma all’interno del distretto Seaport di Boston, una sorta di piccola Silicon Valley del Massachusetts.