Il pilota della Toyota Ott Tanak si è laureato campione del mondo WRC, chiudendo il Rally di Catalogna in seconda posizione. Si tratta di un momento storico perché spezza il dominio dei piloti francesi durato quindici anni, con i nove titoli di Sébastien Loeb (su Citroen) dal 2004 a l 2012, e i sei di Sébastien Ogier (su Volkswagen e Ford) dal 2013 al 2018.
Campione con una gara di anticipo
Grazie alla vittoria nella power stage, il pilota estone ha ottenuto i cinque punti che gli servivano per laurearsi matematicamente campione, nonostante il rally sia stato vinto dal suo diretto avversario, il belga Thierry Neuville su Hyundai.
Con 263 punti (36 di distacco da Neuville) Tanak è riuscito ad aggiudicarsi il titolo con una gara di anticipo. Un risultato ancor più rilevante perché si tratta della prima volta di un pilota estone da quando è stato istituito il mondiale rally nel 1977. Soddisfazione anche per il navigatore, il connazionale Martin Jarveoja.
Mondiale costruttori ancora aperto
Per l’assegnazione del mondiale costruttori invece bisognerà aspettare l’ultimo appuntamento, il 14 novembre in Australia. Ad essere in vantaggio in questo caso è il team Hyundai: con 380 punti la Casa sudcoreana precede la squadra che si è aggiudicata il titolo lo scorso anno, la Toyota Gazoo Racing, che si ferma a 362 punti.
Toyota ritorna al titolo dopo 25 anni
Proprio per Toyota il trionfo di Tanak assume un significato particolare. L’ultima volta che il costruttore giapponese si era aggiudicato il mondiale piloti risaliva infatti al lontano 1994, con il francese Didier Auriol. Fu il mondiale che mise termine ad una gloriosa stagione nella storia dei rally, iniziata nel 1989 e caratterizzata dalla grande rivalità fra la Lancia Delta HF Integrale e la Toyota Celica Gt-Four.
La Casa andò di nuovo vicinissima al titolo piloti con lo spagnolo Carlos Sainz nel 1998. La vittoria sfumò all’ultima gara, in Gran Bretagna, a causa della rottura della Corolla Wrc: l'auto si fermò a meno di 300 metri dal traguardo della prova speciale conclusiva, con il navigatore di Sainz, Luis Moya, che per la rabbia frantumò il lunotto della vettura con il casco. A vincere il titolo in quell'occasione fu proprio Tommi Makinen su Mitusbishi, lo stesso che oggi gestisce il team Toyota Gazoo Racing.
Un episodio che di certo sarà tornato in mente a Makinen durante gli ultimi metri della power stage in Catalogna. Ma questa volta il destino ha voluto diversamente, e a fine gara la Yaris Wrc è stata trattata da Tanak decisamente con più affetto della Corolla di Sainz.