Nissan potrebbe dire addio definitivamente al suo marchio Datsun. Secondo quando riportato dalla Reuters, il costruttore giapponese avrebbe intenzione, oltre a rivedere la sua gamma prodotti, anche di tagliare dei marchi e chiudere linee di assemblaggio in alcuni stabilimenti, con una conseguente perdita di circa 12.500 posti di lavoro.
L’obiettivo è quello di incrementare i profitti per cercare di porre fine alla crisi e all’instabilità arrivata dopo l’uscita, per compensi illeciti, dell’ex ceo Hiroto Saikawa e l’arresto a novembre 2018 di Carlos Ghosn, ex numero uno dell'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi.
Nell’estate Saikawa aveva annunciato una revisione della produttività in 14 stabilimenti. A rischio anche l’impianto di Sunderland dove si produce il suv Qashqai, per ragioni legate anche alla Brexit.
Vendite e profitti in calo
Le fonti dell’agenzia di stampa americana hanno confermato che tra le vetture senza futuro ci sarebbe il pickup Nissan Titan e che, al fine di una possibile revisione, sono stati analizzati tutti i mercati che hanno al loro interno impianti produttivi, ad eccezione della Cina.
Nissan da aprile a giugno ha registrato un calo del profitto del 98% rispetto allo stesso periodo del 2018, fermandosi a 1,6 miliardi di yen. Anche le vendite sono diminuite, in particolare in Europa: -17,8% a fronte di 536mila unità immatricolate.