Telecamere, radar e lidar sono essenziali per il funzionamento dei sistemi di guida autonoma che attraverso questi occhi particolari "vedono" ciò che gli succede intorno. Ora la start up israeliana AdaSky sta sperimentando una nuova soluzione: il visore termico a infrarossi, dispositivo già utilizzato per scopi militari.
Questa tecnologia - meno costosa rispetto ad altre - potrebbe aiutare le auto robot a riconoscere gli oggetti dal calore che emettono, pedoni e altre vetture compresi. Sono utili soprattutto quando altri tipi di sensori non riescono a distinguere chiaramente, come in caso di fitta nebbia o curve con angoli ciechi.
Le immagini rilevate sono in bianco e nero, il sistema quindi non è in grado di leggere segnaletica e semafori, compito riservato a telecamere e radar convenzionali. Inoltre non trasmette un segnale di riconoscimento ma raccoglie solo il calore, riproducendolo visivamente su un display. Il sensore a infrarossi richiede, quindi, meno energia per funzionare rispetto a qualsiasi altro dispositivo e consente di risparmiare autonomia nelle auto elettrificate.
Un aiuto contro il buio
Un recente studio degli americani della AAA (l'equivalente Usa del nostro Automobile Club) ha evidenziato come anche i moderni sistemi di rilevamento dei pedoni non funzionino sempre bene al buio, quando il rischio di incidenti aumenta. “Il visore notturno a infrarossi - dice Raz Peleg, ex pilota di caccia F-16 e direttore delle vendite di AdaSky - potrebbe migliorare le prestazioni dei radar. Il sistema non è disturbato dai fari abbiglianti dei veicoli, ed è in grado di vedere pedoni parzialmente nascosti da altri ostacoli. Le persone appaiono come oggetti bianchi luminosi su sfondo nero, così come i propulsori di altre vetture, mentre la carreggiata è in verde grazie ad un algoritmo specifico che distingue gli oggetti 'freddi' e lavora basandosi sulle differenze di temperatura”.