Ultimo aggiornamento  03 giugno 2023 02:52

Cina, via libera a Tesla.

Valerio Antonini ·

Il governo cinese - tramite il Ministero dell'Industria e della Tecnologia dell'Informazione - ha annunciato di avere inserito Tesla nell'elenco dei produttori di automobili autorizzati a operare nel Paese asiatico. Il passaggio burocratico è obbligatorio per poter avviare la costruzione di vetture.

"Questo - ha dichiarato Yale Zhang, capo della società di consulenza di Shanghai Automotive Foresight -  significa che Tesla ha avuto semaforo verde e può iniziare a produrre in Cina in qualsiasi momento".

Impianto da 2 miliardi

Il costruttore Usa sta terminando la costruzione a Shanghai del suo primo sito produttivo all'estero - un investimento da 2 miliardi di dollari - che dovrebbe diventare operativo già alla fine di ottobre. Si tratta del primo impianto automobilistico di proprietà completamente straniera sul territorio della Repubblica Popolare e nasce anche grazie al contributo delle autorità cittadine di Shanghai che hanno offerto la propria assistenza per accelerarne la realizzazione.

1.000 Model 3 al mese

Quando verranno superate le ultime difficoltà - che riguardano ordini, manodopera e fornitori - Tesla intende produrre nella fabbrica di Shanghai entro la fine di quest'anno almeno 1.000 Model 3 a settimana.

L'obiettivo dell'azienda di Elon Musk è aumentare le vendite nel più grande mercato automobilistico del mondo ed evitare le tariffe di importazione più elevate imposte alle auto statunitensi dalla guerra dei dazi in atto tra Pechino e Washington. Lo scorso 30 agosto la Cina ha esentato i modelli Tesla da una tassa di acquisto sulle auto del 10%.

Tag

Cina  · Dazi  · Shanghai  · Tesla  · 

Ti potrebbe interessare

· di Angelo Berchicci

La Casa di Palo Alto chiude il terzo trimestre 2019 con un profitto di 143 milioni di dollari, grazie a un drastico taglio dei costi e a un aumento delle consegne

· di Paolo Borgognone

L'area fuori dalla città dove sta sorgendo l'impianto per le elettriche Usa, che dovrebbe essere pronto a settembre, inclusa nella Free Trade Zone, dove non sono applicati dazi