Il mercato automobilistico in Cina continua a perdere colpi. Secondo i dati del China Association of Automobile Manufacturers (CAAM), la principale associazione nazionale dei costruttori, a settembre le vendite di auto sono diminuite del 5,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, fermandosi a 2,27 milioni di unità.
Elettrico osservato speciale
Si acuisce la crisi nel settore dei New Electric Vehicle (Nev), in cui rientrano ibride plug-in, full-electric e auto a idrogeno. A settembre i Nev hanno perso il 34,2%, più che raddoppiando la flessione di agosto (-15,8%). Nel 2018, nonostante la contrazione generale, le vendite delle elettrificate erano cresciute del 62%, con circa 1,3 milioni di auto vendute.
Con uno stock di oltre tre milioni di veicoli, quello cinese è il più grande mercato al mondo di vetture ad alimentazione alternativa. A fronte di questo andamento negativo il CAAM, che inizialmente aveva ipotizzato 1,6 milioni di auto vendute a fine anno in questo segmento, sta rivendendo al ribasso le sue previsioni. Una situazione con cui ora dovranno fare i conti i costruttori di auto, che stanno investendo pesantemente nell’elettrico.
La ripresa non arriva
Complessivamente, l’ultima flessione del mercato segue quella di luglio ( -4,3%) e agosto (-6,9%). Quello di settembre è il quindicesimo risultato negativo consecutivo. Il 2018 si era chiuso con un -3% nelle vendite generali, la prima diminuzione annuale dal 1990. Secondo le previsioni, a fine 2019 la contrazione dovrebbe arrivare a toccare il -5%.
I dati di settembre deludono le aspettative dei costruttori, che speravano in una ripresa nella parte conclusiva dell’anno. In Cina si parla di “settembre d’oro” e “ottobre d’argento” per indicare i due mesi in cui solitamente le vendite di auto sono maggiori. A pesare sono soprattutto le incertezze commerciali e la guerra dei dazi con gli Stati Uniti.