Ultimo aggiornamento  30 marzo 2023 10:14

Brexit, Sunderland a rischio chiusura.

Colin Frisell ·

LONDRA - L'impianto Nissan di Sunderland potrebbe non farcela. Questa volta a evocare concretamente lo spettro di un fallimento della fabbrica voluta da Margareth Thatcher a metà anni '80 è direttamente il presidente di Nissan Europe, Gianluca de Ficchy. Il manager - in carica dal 1° aprile 2018 - ha discusso della situazione legata alla Brexit, l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea, con il quotidiano Financial Times. "Il business di Nissan in Europa - ha detto - sarebbe a rischio in caso di no deal". Circa il 70% delle auto costruite da Nissan nel sito del nord dell'Inghilterra sono destinate al mercato europeo. "Il settore lavora ormai su margini ridottissimi. Se venissero applicati dazi per il 10% su una simile quota della nostra produzione saremmo in una situazione difficile".

Scenario difficile

De Ficchy non ha detto chiaramente che Sunderland chiuderebbe, ma si è limitato a confermare che se si concretizzasse lo scenario peggiore, "tutto sarebbe possibile". Una decisione del genere dipenderebbe da molti fattori, come la possibilità di esentare o meno la componentistica da eventuali tariffe o il possibile calo (crollo dice qualcuno) della sterlina in rapporto all'euro. Secondo degli analisti, Nissan potrebbe decidere di vendere le auto sul mercato britannico a un prezzo più basso per controbilanciare le perdite nelle esportazioni.

Comunque il manager italiano ha detto che quello di Sunderland "è uno dei migliori impianti che abbiamo. Vogliamo preservarlo". Da questa fabbrica sono uscite oltre 10 milioni di vetture. Oggi la forza lavoro complessiva sfiora i 6mila dipendenti, sui 35mila complessivamente impiegati dal costruttore nel Regno Unito.

20 mondi possibili

Nissan, ha continuato De Ficchy, ha tracciato 20 diversi scenari possibili per il dopo Brexit. Eppure il futuro rimane incerto. "Non è virtualmente possibile sapere se Sunderland sopravviverà - ha detto - e per quanto tempo".

Intanto Nissan ha cancellato all'inizio della settimana, il turno di notte, ricollocando i dipendenti impegnati in altri servizi. Da lunedi 14 inizierà comunque la produzione della più recente versione della Juke in una nuova linea produttiva costata circa 100 milioni di sterline.

Quest'anno si stima che le auto prodotte a Sunderland vendute saranno circa 360mila. Nel 2016 erano oltre mezzo milione.

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