Secondo le statistiche sulla localizzazione degli incidenti in Italia nel 2018, pubblicate dall'Automobile Club d'Italia, solo sei province nel nostro Paese hanno già raggiunto l’obiettivo fissato dall'Unione europea di ridurre del 50%, (nel periodo tra il 2010 e il 2020), i morti per sinistro stradale. La più virtuosa è Agrigento con un calo del 78% nel decennio, seguita da Barletta-Andria-Trani (-66%), L’Aquila e Campobasso (-52%), Taranto (-51%) e Terni (-50%). Il numero dei decessi per incidente stradale in Italia è diminuito complessivamente, in media, solo del 19% rispetto al 2010.
Male Genova, bene Modena e Foggia
Le statistiche provinciali elaborate da ACI e Istat indicano Genova come “maglia nera” nella triste classifica delle morti su strada (+37 vittime, a causa soprattutto del crollo del Ponte Morandi). Seguono Bari (+24), Brescia (+22), Messina (+19), Chieti (+15) e Vercelli (+13).
Bene, invece, Modena e Foggia, dove si sono registrati 18 morti in meno, seguite da Cuneo e Trapani (-16), Asti, Caserta e Taranto (-15).
L'indice di mortalità
Se prendiamo in considerazione l’indice di mortalità (morti ogni 100 incidenti) al vertice si trova il sud della Sardegna (6,5). A seguire Vibo Valentia (6,2), Vercelli (6), Benevento (5,3) e Catanzaro (5,1). In altre 12 province (Aosta, Sondrio, Rieti, Frosinone, Chieti, Caserta, Foggia, Potenza, Matera, Cosenza, Crotone, Enna) lil valore supera i 4 morti ogni 100 incidenti, risultando (oltre Oristano), più che doppio rispetto alla media nazionale che è di 1,9%.
Milano, Monza, Rimini e Ascoli-Piceno, invece, risultano le province nelle quali i sinistri sono meno gravi, con un indice di mortalità all'1%.
I dati nazionali
Complessivamente nel 2018, sulle strade italiane, si sono registrati 172.553 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 3.334 decessi e 242.919 feriti. Rispettivamente 472 incidenti, 9 morti e 665 feriti, in media, al giorno.