La nuova funzione Smart Summon di Tesla, che permette alle auto di uscire da sole dal parcheggio e raggiungere il proprietario sta destando molto clamore negli Usa.
Come funziona
Il mese scorso Tesla ha pubblicato un aggiornamento del software (per ora disponibile solo negli Stati Uniti) che include lo Smart Summon. Il sistema funziona solo sulle vetture dotate del pacchetto "full self-drive", viene attivato via smartphone e utilizza i radar e i sensori di bordo per guidare l’auto fuori dal parcheggio e condurla fino al proprietario, a condizione che si trovi nel raggio di 200 piedi (60 metri) dalla vettura.
Tesla ha dichiarato di aver concepito lo Smart Summon pensando a determinate occasioni in cui è scomodo o difficoltoso arrivare fino alla vettura. Ad esempio il sistema "è l'ideale se si è alle prese con acquisti voluminosi o difficili da trasportare, o se l'auto è parcheggiata all'aperto sotto la pioggia".
Sistema ancora da ottimizzare
Tesla ha suggerito ai suoi clienti di utilizzare lo Smart Summon solo in aree chiuse al traffico e parcheggi privati, avvertendoli di non perdere mai di vista l’auto e di essere attenti soprattutto a biciclette e persone che potrebbero attraversare la strada all’improvviso “perché il sistema potrebbe non essere in grado di riconoscere tutti gli ostacoli”.
Nei giorni precedenti sono spuntati numerosi video che sembrano mostrare un funzionamento non ancora ottimale del sistema, con auto che passano attraverso aiuole, colpiscono pali o si bloccano nel tentativo di affrontare una curva troppo stretta.
I dubbi
Anche la National Highway Traffic Safety Administration - l'ente fedeale di controllo sulla sicurezza - si è occupata della questione. Per ora ha ritenuto l’uso dello Smart Summon legale, in quanto non configurerebbe un sistema di guida autonoma, ma qualcosa di più simile ad un ausilio alla guida. Tuttavia, la NHTSA ha affermato che intende studiare il sistema e tenerlo sotto controllo, anche alla luce del possibile sviluppo da parte di Tesla di una versione con un raggio di utilizzo maggiore.
La normativa che regolamenta la guida autonoma negli Stati Uniti è ancora a livello embrionale. Non esistono vere e proprie leggi federali a riguardo, la materia è demandata per lo più ai singoli Stati. Tra questi, la California è stata la prima a dotarsi di una legislazione completa, che permette i test su strada solo a determinati operatori (tra cui Waymo, la compagnia appartenente a Google).