Nella grande partita dell’elettrificazione ci sono vincitori e vinti. Lo sa bene General Motors, che recentemente ha annunciato un investimento di 300 milioni di dollari nello stabilimento di Orion Township (vicino Detroit) per la produzione di una Chevrolet elettrica, proprio mentre potrebbe chiudere un altro suo impianto ad Hamtramck, a sole 35 miglia dal primo.
Esuberi e assunzioni
Sono 1.500 i lavoratori che rischiano di perdere il lavoro a causa della dismissione dello stabilimento soprannominato “Poletown” (città dei polacchi), perché costruito dove sorgeva un villaggio di immigrati provenienti dalla Polonia. I posti di lavoro saranno solo in parte compensati dalle 400 nuove assunzioni nel sito di Orion Township.
Mentre una città festeggia, l’altra, a poche miglia di distanza, è costretta a fare i conti con un futuro difficile. Oltre alla contrazione dei livelli occupazionali, Hamtramck perderà anche 800 mila dollari all’anno che la Gm versa all’amministrazione pubblica in royalties per l’utilizzo del suolo e in tasse, il 4,5% del budget cittadino.
Lo stabilimento è uno dei cinque indicati a rischio chiusura dal costruttore lo scorso novembre, quando Gm ha pubblicato il piano con cui intende tagliare i costi e investire in elettrificazione e guida autonoma (sono 20 le novità che il colosso di Detroit progetta di lanciare entro il 2023).
Incertezza per il futuro
Dal 2011 a Poletown viene assemblata la Chevrolet Volt, il primo veicolo elettrico di massa prodotto in America, che tuttavia non è mai riuscito a raggiungere l’obbiettivo delle 100mila vetture vendute all’anno, fermandosi al massimo a circa 20mila.
Nel 2016 Chevrolet ha deciso di introdurre la Bolt, prodotta ad Orion Township, dotata di uno schema più semplice (la Bolt è una full electric, la Volt è un’ibrida dotata di due motori elettrici, ricaricati anche mediante un propulsore a benzina).
Dato il buon riscontro della Bolt, Chevrolet ha deciso di concentrarsi su quest’ultima dismettendo gradualmente la produzione della Volt ad Hamtramck, che dovrebbe interrompersi definitivamente a gennaio 2020. Ad Orion, invece, verranno prodotti anche i primi prototipi di Chevrolet Cuise Av, vettura basata sulla piattaforma della Bolt modificata per adattarsi alla guida autonoma.
Destini contrapposti
Entrambi gli stabilimenti sono stati aperti nello stesso periodo (Orion nel 1983, Poletown nel 1985), ma adesso i siti sembrano destinati ad avere una sorte opposta. Mentre ad Orion i manager della Casa hanno espresso la loro soddisfazione per un impianto che diventerà “il primo a produrre sia auto tradizionali, che elettriche e persino veicoli autonomi”, su Hamtramck le reazioni sono state più caute.
Dalla Gm hanno fatto sapere che nello stabilimento potrebbero arrivare dei suv o dei camion elettrici. Dipenderà dalla domanda, e comunque sarà necessario almeno un anno di stop per creare le nuove linee di produzione. Qualcuno da Hamtramck è riuscito a trovare una nuova collocazione ad Orion. Ogni giorno dovrà percorrere 35 miglia, meno di un'ora di macchina, che dalle parti di Detroit possono fare la differenza tra restare senza lavoro o meno.