E' il primo caso mai avvenuto in Italia di revoca a vita della patente di guida inerente una condanna per omicidio stradale: una sentenza a carico di un maresciallo dei Carabinieri che il 18 aprile 2017, a Milano, si è reso responsabile di un incidente che ha coinvolto e ferito a morte un giovane motociclista, Nicolò Luckenbach, fotografo e videomaker.
Il giudice: è omicidio stradale
Il processo a carico del maresciallo si è chiuso con un patteggiamento che prevede anche sei mesi di detenzione per omicidio stradale conseguente a una manovra ad altissimo rischio: il carabiniere, infatti, a bordo dell'auto di servizio, avrebbe svoltato a sinistra in una strada milanese dove vige l'obbligo di proseguire dritto.
Una manovra azzardata che prefigura, appunto, l'omicidio stradale: il giovane centauro, proveniente dalla direzione opposta, è stato costretto a frenare bruscamente perdendo così il controllo della moto e riportando nella caduta ferite gravissime. Morirà qualche giorno dopo in ospedale.
L'avvocato: un caso che fa scuola
"Questa è una sentenza storica", sottolinea Domenico Musicco, avvocato della famiglia della vittima e presidente dell'Aivis, Associazione italiana vittime incidenti stradali, "l'ergastolo della patente è un caso che fa scuola e anche se non può risarcire la perdita di una persona, se non altro, fa giustizia".