Tesla segna un nuovo record di vendite nel terzo trimestre 2019. Il costruttore americano di elettriche premium ha consegnato 97mila vetture, il 16% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Non solo, il numero supera il record assoluto di consegne del marchio raggiunto nel periodo aprile-giugno 2019 (95.200).
Le 97mila vetture immatricolate sono inferiori di circa 2mila unità rispetto a quanto previsto dal ceo Elon Musk. Gli analisti hanno comunque dovuto ricredersi: qualche mese fa si aspettavano un calo drastico della domanda di auto elettriche soprattutto sul mercato americano. Musk invece sembra essere sempre più vicino all’obiettivo prefissato per la fine dell'anno: consegnare tra i 360 e 400mila veicoli.
Alla conquista del mercato
A trainare le vendite globali c’è di fatto solo la berlina compatta Model 3, la meno costosa delle Tesla, con 79.600 unità immatricolate. Model S e Model X sono in flessione, con 17.400 auto in totale. Il mercato europeo sta facendo la sua parte con tassi di crescita a doppia cifra. Nel primo semestre la Model 3 è stata la berlina premium più venduta del Vecchio continente con 37.488 unità battendo - tra le altre - tutte le rivali tedesche benzina, diesel o ibride.
Proseguono intanto i lavori per la realizzazione della fabbrica cinese per la produzione di Model 3 e Model Y, il corssover compatto che arriverà il prossimo anno. Il nuovo impianto permetterebbe a Tesla di vendere nel più grande mercato di auto elettriche al mondo, quello della Repubblica popolare, scongiurando ogni tipo di dazio. Si tratta del quarto insediamento della casa californiana, dopo la Gigafactory 1 di Reno, in Nevada, la Gigafactory 2 di Buffalo, nello Stato di New York, e lo stabilimento originario di Fremont, in California.
Cerca casa in Europa
Tesla cerca casa anche in Europa. Il 19 giugno scorso Elon Musk ha espresso in un tweet il suo apprezzamento per la Germania, per altro senza tenere in conto i malumori anti-tedeschi di Donald Trump: “La Germania è la guida d’Europa. Qui può avere senso la realizzazione della fabbrica, magari al confine con la Francia”.
Intenzioni confermate anche da Bernd Althusmann, ministro dell'Economia della bassa Sassonia, che ha fatto sapere che alcuni dirigenti del marchio hanno visitato diverse aree territoriali tra cui Renania, Vestfalia e anche le zone intorno ad Hannover.