Dal primo ottobre a Torino e nelle città piemontesi con più di 20mila abitanti non potranno più circolare veicoli di interesse storico e collezionistico. Con le nuove norme la regione Piemonte inasprisce la disciplina dei blocchi del traffico e cancella tutte le deroghe per le vetture storiche, che saranno costrette a rimanere ferme anche di sabato e nei festivi.
Annunciato dietrofront
Dopo alcune polemiche, la Regione è però corsa ai ripari, annunciando per via dell'assessore all'ambiente Matteo Marnati, la propria disponibilità a reinserire nell'ordinanza la deroga per i veicoli storici. "I possessori di questi veicoli – ha commentato all’Ansa Marnati - non scorrazzano in città per il gusto di inquinare, e solitamente non li utilizzano neppure per il trasporto ordinario".
"Le auto storiche - prosegue l’assessore regionale all’Ambiente - sono musei, sono la nostra storia, un patrimonio che il mondo ci invidia. I possessori di questo tipo di veicoli pagano iscrizioni e una parte di questi soldi sono tasse e imposte. Impedire loro di utilizzare un bene mobile per il cui possesso lo Stato e le Regioni incassano quattrini, è una stupidaggine".
Niente più esenzioni
La normativa precedente, approvata il 24 ottobre 2018, stabiliva il divieto permanente (tutti i giorni, 24 ore su 24) alla circolazione dei veicoli più inquinanti (diesel e benzina Euro 0). Oltre alle esenzioni per i mezzi utilizzati in occasioni particolari o da categorie sensibili, il regolamento dispensava dal divieto le vetture di interesse storico e collezionistico, limitatamente alle giornate di sabato e ai festivi.
Nelle nuove regole, in vigore dal primo ottobre, il blocco permanente della circolazione si estende anche a benzina e diesel Euro 1, e non compare più alcuna esenzione per i veicoli storici. Lo stop per gli Euro 0 ed Euro 1, inoltre, sarà definitivo, a differenza delle limitazioni per i diesel Euro 2 ed Euro 3 che saranno parziali e temporanee (saranno in vigore fino alle 18.30, dal lunedì al venerdì e solo per il periodo invernale).
Confinate nei musei
Se non dovesse essere modificata l'ordinanza, a Torino per vedere una vettura d'antàn bisognerà recarsi in un museo, mentre i possessori saranno costretti a tenerla ferma in garage. Le uniche esenzioni a quel punto sarebbero i permessi speciali per prendere parte a manifestazioni o raduni autorizzati, limitatamente all'ambito della località e degli itinerari di svolgimento degli eventi, una disciplina analoga a quella vigente in tutta Italia per i veicoli d'epoca, ovvero i mezzi cancellati dal Pubblico Registro Automobilistico.