Fca ha annunciato di voler investire 800 milioni di euro nel Polo di Torino (che comprende Grugliasco e Mirafiori) per la produzione delle nuove GranTurismo e GranCabrio, che saranno i primi modelli elettrici del Tridente.
Una notizia accolta positivamente nell'ambiente sindacale: "Il piano di investimenti di Fca e' molto ambizioso e rappresenta una svolta industriale innovativa andando nella direzione della produzione di modelli ecologici ed ecosostenibili a marchio Maserati, in particolare ibridi ed elettrici", il commento di Rocco Palombella, segretario generale della Uilm. "Il cronoprogramma prospettato dall'azienda ci farà avvicinare alla piena occupazione in tutti gli stabilimenti italiani, andando anche a rilanciare quei siti produttivi che hanno piu' difficolta' e che fanno maggiormente ricorso agli ammortizzatori sociali".
Soddisfazione anche dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio: "E' evidente come le scelte di Fca siano fondamentali per il futuro dell'automotive piemontese e italiano. Un altro passo importante del piano di investimenti che è stato condiviso con la Regione e il Comune di Torino".
La preoccupazione della Fiom
Più cauto il commento della Fiom: "Non ci sembra ci siano sostanziali novità all'orizzonte, siamo alla ripetizione di ciò che era stato dichiarato in precedenza. Per quanto riguarda i modelli da destinare a Torino c'e' una affermazione d'intenti, su un comunicato aziendale, riferiti a riedizioni di modelli già esistenti e prodotti in altri stabilimenti", la dichiarazione all'Ansa di Edi Lazzi, segretario provinciale della Fiom.
"I nostri giudizi pertanto non cambiano. Bene che si vada verso una transizione dal motore termico all'elettrico, tuttavia continuiamo ad essere preoccupati per coloro che rappresentiamo in quanto l'uso degli ammortizzatori sociali non terminerà e quest'anno toccheremo un altro record negativo, per numero di auto prodotte nel nostro territorio, arrivando ai minimi storici di sempre".
Volumi in calo
Nei mesi scorsi la contrazione delle vendite del marchio aveva messo in allerta i sindacati: secondo i dati della Fim-Cisl nel 2018 a Mirafiori la produzione era infatti diminuita del 40% rispetto all’anno precedente mentre a Grugliasco il calo è stato del 30%.
La flessione si è ulteriormente aggravata nel 2019: nei primi sei mesi dell’anno il volume di produzione di entrambi gli stabilimenti ha raggiunto un livello paragonabile a quello del primo trimestre del 2018.
Fino a giugno 2019 dal sito di Mirafiori sono uscite circa 6.300 unità, contro le 6.600 prodotte tra gennaio e marzo dello scorso anno. Il volume di Grugliasco si è attestato sulle 4.400 vetture, a fronte delle 3.800 assemblate nei primi tre mesi del 2018.