Ad agosto il mercato europeo dell’auto (dati Ue+Efta) ha subito una contrazione dell’8,6% rispetto allo stesso mese del 2018. Da 150.390 le immatricolazioni sono crollate a 129.250. Il risultato negativo, che conferma un trend negativo dei primi otto mesi dell’anno (-3,2% complessivo), è tuttavia influenzato dai dati “gonfiati” di agosto 2018, quando si verificò una crescita eccezionale (+31,2%) a causa dell’imminente entrata in vigore del ciclo di omologazione WLTP il 1 settembre, che spinse i venditori a offrire vetture a prezzi scontati o ad immatricolare le scorte come chilometro zero.
Solo la Germania tiene
I cinque principali mercati europei hanno chiuso il mese di agosto con segno negativo. I peggiori sono stati Spagna e Francia con rispettivamente -30.8% e -14,1%. Nella media (negativa) Regno Unito e Italia, con -1,6% e -3,1%, mentre è più contenuta la perdita della Germania che fa registrare un -0,8%.
La tenuta del mercato tedesco si rispecchia nel dato relativo ai primi otto mesi dell’anno, unico con segno positivo (+ 0,9%). La Spagna conferma una tendenza al ribasso (-9,2%), mentre il calo di Francia, Gran Bretagna e Italia si attesta su valori comunque sensibili (-3%, -3,4% e -3% rispettivamente).
In testa i paesi dell'Est
In Europa in questi primi otto mesi le prestazioni migliori sono state quelle dei paesi dell’est: Lituania, Romania e Ungheria fanno registrare un +39,4%, +13,7% e +10,1%. I peggiori ancora i paesi scandinavi, con Svezia e Finlandia che vedono diminuire le immatricolazioni rispettivamente del 15,9% e del 12,8%.
Nissan e Fca i peggiori, Lancia inarrestabile
Ad agosto il costruttore che fa registrare il dato peggiore è Nissan, che perde il 47,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Male anche il gruppo Fca, con -26,5%. Al suo interno, si passa dal -26% di Fiat al clamoroso +90,9% di Lancia, con l’unico modello in vendita, la Ypsilon. Crisi profonda per Alfa Romeo che perde il 60,1%, male questa volta anche Jeep che fa segnare un -19,6%.
Smart raddoppia, bene i marchi low-cost
Non stanno molto meglio i francesi di Renault che devono affrontare un -38% ma, grazie alle buone performance dei loro marchi low-cost, Lada (+36,7%) e Dacia (+7,1%), riescono a contenere la perdita del gruppo al -23,6%.
Male anche il gruppo Volkswagen (-8%); tutti i suoi brand chiudono in negativo, tranne Skoda, che guadagna il 5,4%. Bene Daimler (+22,1%), grazie soprattutto alla spinta data da Smart, che ad agosto riesce ad immatricolare più del doppio delle vetture rispetto al 2018 (+102,1%).
Quote di mercato stabili
Alla luce di questi dati, le quote di mercato non subiscono scossoni. Nei primi otto mesi dell’anno a condurre è ancora il gruppo Volkswagen con il 24,9% delle immatricolazioni, seguono Psa (16,1%), Renault (10,5%), Hyundai (6,6%), Bmw (6,2%), Fca (6,2%), Daimler (6,1%), Ford (6%) e Toyota (5%).