Il colosso cinese del settore automotive TJ Innova Engineering & Technology sarebbe in procinto d’investire 300 milioni di euro in Italia per realizzare un impianto di circa 300mila metri quadrati (di cui 100mila coperti) dove progettare e costruire batterie e automobili elettriche.
Un hub per l'innovazione
Comprensivo anche di un hub per l’innovazione e la ricerca, con il sostegno di partner pubblici e privati, il sito dovrebbe entrare in funzione nel 2021 e impiegare a pieno regime 300 dipendenti. Una delegazione della azienda di Shanghai ha già visitato alcune aree industriali di Torino, Modena e Benevento confrontandosi con le istituzioni locali per valutare le potenzialità economiche e politiche offerte dalle zone.
Lo studio di fattibilità
“Abbiamo firmato una lettera di intenti per uno studio di fattibilità. Ad oggi non c’è una decisione definitiva, ma senz’altro molto interesse”, ha detto Gianpaolo Varchetta, presidente del Laboratorio pubblico privato Marea che assiste TJI supportato da Arkadiusz.
Il supporto di Invitalia
A sostenere il progetto del produttore cinese sul nostro territorio potrebbe essere Invitalia, società per azioni italiana partecipata al 100% dal ministero dell’Economia, catalizzatore degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. L’agenzia gestirebbe, nel caso, un primo contratto di sviluppo iniziale da 100 milioni per realizzare lo stabilimento industriale e far partire le prime linee produttive nel primo triennio.
La più grande azienda privata cinese
Fondata nel 1999, TJ Innova Engineering & Technology è la più grande azienda privata di sviluppo di prodotti auto professionali in Cina. Ad oggi è presente in Nord e Sud America, Europa orientale, Sud-est asiatico, Africa, Oceania, Medio Oriente e Asia orientale e impiega più di 1500 dipendenti.
Oltre a produrre ricambi ha già realizzato diverse vetture tra le quali la sportiva TJI Lightning presentata nel 2005 al Salone di Shanghai.