Al Salone di Francoforte volge al termine la seconda e ultima giornata dedicata alla stampa. La kermesse aprirà ora i suoi cancelli al pubblico, fino al 22 settembre. Nel frattempo, i giornali tedeschi dedicano ampio spazio alla manifestazione, incentrata per la prima volta in modo deciso e netto sul tema dell’elettrificazione.
Il dibattito con gli attivisti
Il quotidiano Die Süddeutsche Zeitung dedica spazio al dibattito tra il ceo Volkswagen Herbert Diess e Nina Velo, portavoce del gruppo di attivisti Sand in the Gears (‘sabbia tra gli ingranaggi’), che hanno annunciato di voler impedire l’ingresso al salone.
“Il manager ha impiegato un po’ di tempo ad entrare in partita. Sguardo basso, ha annuito con fare comprensivo quando la Velo ha accusato i costruttori di greenwashing e avidità. Solo quando l’attivista si è chiesta se l’elettrificazione non fosse uno strumento di Volkswagen per gettare fumo negli occhi, Diess ha risposto: Sbagli, abbiamo compreso i segni dei tempi”.
Attenzione anche ai fornitori
Die Welt approfitta di Francoforte per fare il punto sulla situazione in cui versa l’intera filiera dell’auto, sottolineando che gli stand dei fornitori, spesso messi in ombra da quelli delle case, sono altrettanto utili per capire la direzione del mercato.
“Il ceo di Continental Elmar Degenhart non ha escluso la possibilità di esuberi nel personale come ultima spiaggia. Anche dalla ZF Friedrichshafen si dicono pessimisti sul futuro. Secondo il ceo dell’azienda, Wolf-Henning Scheider, le difficoltà non sono dovute solo ai conflitti commerciali, ma anche agli stravolgimenti in corso nel settore, come l’elettrificazione e la digitalizzazione”.
I dubbi delle Case
Il quotidiano economico Handelsblatt si focalizza sulle critiche che le Case muovono al format e all'organizzazione del salone, caratterizzato quest’anno da importanti assenze e da un generale ridimensionamento delle cifre investite dai costruttori.
“La manifestazione vive un periodo di grande sconvolgimento. Ci sono critiche crescenti da parte dei costruttori nei confronti di modalità e sede dell’evento. Non più al passo con i tempi, troppo costoso e poco flessibile, queste alcune delle accuse. Secondo il responsabile finanziario di Bmw, Nicolas Peter, in futuro il prodotto avrà sempre meno importanza e sarà la tecnologia ad attirare l’attenzione”.