Quella di Ford al Salone di Francoforte 2019 è un’offensiva elettrificata in piena regola. Sono ben cinque i modelli della casa presentati in una nuova veste ibrida. La Kuga, già declinata in versione mild e full hybrid, riceve ora il sistema plug-in, adottato anche su Explorer e Tourneo Custom.
Nessuna possibilità di ricarica via cavo per la nuova Puma (diventata un crossover) e Mondeo Wagon, che abbracciano rispettivamente la tecnologia mild e full hybrid. Infine, l’annuncio di un suv ad alte prestazioni completamente elettrico, ispirato alla Mustang, che debutterà nel 2020. La vettura, di cui sono stati diffusi solo alcuni teaser, dovrebbe garantire un’autonomia di 600 chilometri ed essere compatibile coni sistemi di ricarica superveloce.
17 veicoli a batteria
Il costruttore ha dichiarato l’intenzione di lanciare sul mercato europeo entro il 2024 ben 17 veicoli elettrificati, di cui otto già nel 2019. Secondo i piani della casa americana, le sue vendite di auto con powertrain elettrico o ibrido supereranno quelle dei modelli ad alimentazione tradizionale entro la fine del 2022, data alla quale Ford si aspetta di aver venduto un milione di auto elettrificate.
Giù il rating
Per la casa dell’ovale blu il Salone di Francoforte si è aperto tuttavia con una cattiva notizia. L’agenzia di rating Moody’s ha rivisto al ribasso la sua valutazione (da Baa3 a Ba1), declassandone i titoli a "junk" (‘spazzatura’). Una bocciatura dovuta alla scarsa fiducia di Moody’s nei confronti del piano di rinascita voluto dal nuovo presidente di Ford, James Hackett.
Occhi sul piano di rilancio
Entrato in carica nel 2017 con il compito di ristrutturare la società, Hackett ha varato un taglio dei costi di 25 miliardi di dollari, e impresso un’accelerazione al programma di elettrificazione. Un piano che, secondo Moody’s, non sarebbe realizzabile a causa della debolezza degli utili e del debito rimasto troppo elevato.