Nello scorso week end e per il secondo anno consecutivo l'Abarth 124 ha vinto il campionato internazionale Gran turismo. In due stagioni e mezzo la spider dello Scorpione - che corre con l’hard top - ha ottenuto 80 successi per la sua categoria nelle competizioni di tutta Europa. Sotto quelle forme di vettura estrema da rally batte il cuore della Fiat 124 Spider, uno dei modelli storicamente più celebri del costruttore torinese rinato nel 2016, che però non avrà futuro: Olivier François - capo del marchio Fiat - ha escluso l’arrivo di una seconda generazione, parlando con i colleghi di Autocar.
“La joint venture con Mazda è stata un’opportunità che abbiamo colto, ma un’auto del genere non rappresenta il nostro futuro”, ha detto François. Se ipotizziamo che il ciclo vita medio di un prodotto è di circa cinque anni, potremmo salutare il modello nel 2021. Ma il tutto potrebbe accadere anche prima, se i risultati dovessero deludere ulteriormente: già da gennaio Fiat - a causa dei bassi volumi - non vende più la 124 Spider in Inghilterra. La vettura è costruita ad Hiroshima assieme alla Mazda MX-5, la due posti con capote in tela più venduta al mondo con cui condivide tutto, motori a parte.
Doveva essere un’Alfa
L’idea di far rinascere una spider italiana non troppo costosa era stata di Sergio Marchionne. Il primo progetto prevedeva che fosse un’Alfa Romeo, per segnare la rinascita della mitica Duetto: “Questo accordo dimostra chiaramente il nostro impegno verso Alfa Romeo e la nostra determinazione nel renderlo un marchio globale”, aveva dichiarato Marchionne annunciando la joint venture con Mazda nel 2012.
Poi il radicale cambio di rotta: “Non ci sarà mai un’Alfa prodotta fuori dall’Italia finché io sarò il capo dell’azienda”, diceva l’amministratore delegato al Financial Times pochi mesi dopo. La scelta quindi ricadde su Fiat che può vantare un certo numero di modelli storici e a cielo aperto, primo fra tutti proprio la 124 Spider.
50 anni a cielo aperto
La due posti è stata oggetto di numerose promozioni e di una versione speciale che ne celebrava i 50 anni di vita. La “50esimo Anniversario” è stata prodotta in 124 esemplari e la si può riconoscere per alcuni dettagli stilistici peculiari come i cerchi in lega a quattro razze (omaggio ai Cromodora dell’antenata del 1966), gli interni in pelle beige, il portapacchi cromato sul baule e un colore rosso acceso. Chissà se il più adatto per uscire di scena.