Non è la prima volta che si parla di uno sbarco in Europa, ma questa volta pare che Tesla sia decisa a costruire un nuovo stabilimento in Germania, cioè a casa di quei costruttori del lusso come Audi, Bmw, Porsche e Mercedes che hanno dichiarato guerra alla sue auto elettriche. La fabbrica sarebbe il terzo sito produttivo del marchio oltre a quella di Fremont in California - unica operativa - e a quella di Shanghai i cui lavori sono in corso. Qui in Cina si produrranno la berlina Model 3 e la crossover Model Y per il mercato locale oltre alle batterie al litio necessarie ai due modelli.
Il 19 giugno scorso Elon Musk, fondatore e numero uno di Tesla, ha espresso in un tweet il suo apprezzamento per la Germania, per altro senza tenere in conto i malumori anti-tedeschi di Donald Trump: “La Germania è la guida d’Europa. Qui può avere senso la realizzazione della fabbrica, magari al confine con la Francia”.
Secondo quanto ora riportato dal giornale tedesco Rheinische Post, in questi giorni alcuni dirigenti del marchio di auto elettriche stanno visitando diverse aree territoriali tra cui Renania, Vestfalia e anche le zone intorno ad Hannover., fa sapere Bernd Althusmann, ministro dell’Economia della bassa Sassonia. La presenza in Europa per Tesla è fondamentale: nei prossimi decenni gli analisti prevedono che il Vecchio continente si confermerà il secondo mercato al mondo per le vetture elettriche dopo la Cina.
Gli stati candidati
Gli Stati che si sono candidati negli anni per ospitare la fabbrica di auto elettriche sono diversi: dalla Francia che voleva convertire la centrale nucleare di Fessenheim in un sito produttivo, all’Olanda, alla Norvegia a tutto elettrico fino alla Spagna, che si era fatta avanti con una lettera della città di Paterna contenente una serie di motivi per realizzare lì la sede del nuovo sito produttivo. Italia non pervenuta.
La Model 3 piace molto in Europa
Gli ultimi risultati del marchio di Elon Musk in Europa sono soddisfacenti e il merito è da attribuire alla berlina Model 3, la meno costosa delle Tesla. La premium elettrica americana ha fatto il record di immatricolazioni nei primi sei mesi del 2019 in Europa, posizionandosi al primo posto del suo segmento con 37.488 unità e sbaragliando tutte le blasonate concorrenti benzina, diesel e ibride: Mercedes Classe C (29.275 unità), Bmw Serie 3 (26.468 vetture) Audi A4 (12.714).
A livello globale nel secondo trimestre del 2019, Tesla è riuscita a consegnare 95.200 vetture, più del doppio dello stesso periodo dell’anno precedente (40.768). Nel dettaglio sono state immatricolate 77.550 Model 3 e 17.650 tra Model S e X.
Conti ancora in rosso
Nel complesso nel primo semestre sono state immatricolate circa 160mila Tesla nel mondo. Numeri che non sembrano troppo lontani dall'obiettivo 2019 di Musk, che pure finora non ne ha mai rispettato uno: 350-400mila auto entro la fine dell’anno.
Per altro, i conti dell’azienda sono ancora in rosso.Tesla ha chiuso il secondo trimestre 2019 con una perdita di 408 milioni di dollari. Un risultato comunque meno pesante rispetto agli oltre 717 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.