Il soccorso medico dopo un incidente stradale può diventare più efficiente e salvare un maggior numero di vite, grazie all’intelligenza artificiale: per questo la startup israeliana MDGo (Vehicle to Medical Insight) sta sviluppando un software che collega il mondo dell’auto connessa con la sanità di nuova generazione, basata su banche dati condivise e aggiornate.
La tecnologia di MDGo sfrutta i dati raccolti dai sensori delle auto per estrarne le informazioni necessarie al personale medico per fornire l’assistenza più adeguata a chi è rimasto ferito. Il sistema ha già attratto l’interesse di due case automobilistiche, Hyundai e Volvo.
Indirizza i soccorsi
Nel rispetto della privacy, gli algoritmi non analizzano informazioni personali, bensì solo quelle dei sensori del veicolo relative all’accelerazione. Questa analisi permette di generare modelli utili al personale medico, perché descrivono il tipo di scontro avvenuto e le lesioni probabilmente riportate da conducente e passeggeri.
In questo modo si può inviare sul luogo dell’incidente l’equipe di soccorso più idonea e si allertano le strutture di cura specializzate. Gli strumenti del deep learning, che conferisce all’intelligenza artificiale capacità di apprendimento in base all’esperienza, fanno sì che i modelli diventino via via più accurati.
Collaborazione anche con Hyundai
Il lavoro e la tecnologia della startup hanno convinto il Volvo Cars Tech Fund, la divisione del costruttore svedese che si occupa di investimenti di venture capital, a fornire un finanziamento (per una somma non resa pubblica).
Con Hyundai è stata invece siglata una vera e propria partnership: il costruttore coreano non si limita a finanziare MDGo ma svilupperà insieme agli ingegneri di Tel Aviv i servizi per l’analisi dei dati degli incidenti e l’invio dei soccorsi “intelligenti”.