Gli Stati Uniti continuano a crescere sul fronte delle colonnine per la ricarica delle auto elettriche: a maggio 2019, in tutto il territorio Usa, erano oltre 20mila le stazioni di servizio per veicoli a batteria con circa 68.800 prese, di cui 10.860 (il 16%) di tipo fast charger. Lo rivelano i dati diffusi dal ministero dell’Energia (Department of Energy, Doe). Due anni fa le stazioni di ricarica erano circa 16mila per un totale di 43mila prese.
Il conteggio del Doe include sia i punti di ricarica pubblici che quelli privati non residenziali (per esempio nelle sedi aziendali o nei centri commerciali). Le prese “fast” sono quelle che aggiungono 60-80 miglia di autonomia in 20 minuti; le altre sono classificate “Livello 2” e ricaricano per 10-20 miglia di autonomia in un’ora.
California leader
La California - il più grande mercato Usa per le vendite di auto elettriche – rappresenta da sola un terzo del totale delle unità di ricarica negli Stati Uniti: 22.620 prese di cui 3.065 fast charger. È seguita – a distanza - da Florida, Texas e New York, con oltre 3mila prese ciascuno. Diciotto Stati Usa hanno più di 1.000 prese per la ricarica delle auto elettriche, mentre i “fanalini di coda” sono Alaska (26), North Dakota (36) e South Dakota (94). L'America profonda crede ancora nella benzina.
L’America si elettrifica
Alle stazioni di ricarica pubbliche o non residenziali vanno aggiunte quelle domestiche (centinaia di migliaia, secondo Electrek) – una soluzione che lo stesso Doe incoraggia ricordando che il costo medio dell’elettricità è di 12,6 centesimi di dollaro per chilowattora e che esistono sconti per chi ricarica nelle ore notturne. In California, dove risultano immatricolate oltre mezzo milione di auto elettriche, molti residenti hanno installato un punto di ricarica in casa, ma non è un’opzione adatta a chi vive in appartamento e sicuramente non risolve il problema dei viaggi su lunghe distanze, per i quali servono più colonnine “fast” in autostrada.
L’infrastruttura di ricarica pubblica è comunque destinata a crescere grazie a una serie di iniziative private, tra cui quella di Electrify America (filiale del gruppo Volkswagen), che investirà 2 miliardi di dollari entro il 2027 per installare colonnine in tutti gli States; la prima fase del piano si concluderà a fine 2019, quando saranno attivate 2.000 colonnine fast charger in 500 località di 42 Stati Usa.
In Italia guida il nord
In Italia, secondo il rapporto “Le città elettriche” realizzato da Legambiente in collaborazione con MotusE, nel 2018 si contano 2.368 prese in colonnine con più di 11 kW di potenza e 1.885 prese in colonnine con meno di 11 kW.
Il trend è in crescita: ad aprile 2019 si è arrivati a 2.684 prese nelle colonnine meno potenti e a ben 5.507 nelle colonnine veloci. Queste ultime, però, hanno una distribuzione ben poco omogenea: sono quasi tutte in Lombardia (1.134) e Trentino Alto Adige (709).