LONDRA - Il governo inglese ha concesso a Jaguar Land Rover - la più grande casa automobilistica della Gran Bretagna, controllata dal 2008 dal gruppo indiano Tata Motors - un prestito di 625 milioni di sterline (pari a quasi 700 milioni di euro) per accelerare il processo di sviluppo e commercializzazione dei veicoli elettrici.
Il finanziamento include 555 milioni di euro provenienti dalla UK Export Finance (l'agenzia nazionale di credito all'esportazione) insieme ad altri 138 che arriveranno da finanziatori commerciali.
Un tavolo comune
L'annuncio di Theresa May è arrivato al termine di una riunione tenutasi a Downing Street e che ha coinvolto tutti i più importanti nomi del mondo automotive con interessi nel Regno Unito: oltre a Jaguar Land Rover, Aston Martin, Bmw, Nissan e Vauxhall, insieme ai gruppi del settore energetico Bp, Shell e National Grid.
In questa occasione è stato convenuto di istituire un comitato di transizione verso la mobilità verde che riunirà formalmente personalità governative, industriali e del settore ambientale per coordinare i piani per il passaggio dai veicoli tradizionali a quelli elettrici.
Ricarica in ogni casa
Il primo ministro ha confermato l'impegno dell'esecutivo a sostenere il settore automobilistico del Regno Unito che: "ci si aspetta rimanga all'avanguardia nella progettazione e produzione di veicoli elettrici".
Tra le idee portate avanti anche quella che vedrebbe la Gran Bretagna diventare il primo paese a introdurre punti di ricarica obbligatori per auto elettriche nelle case di nuova costruzione.
Il governo intende anche approfondire le ricerche nel campo della ricarica "intelligente", che utilizza algoritmi per fare il pieno di elettricità automaticamente alle auto parcheggiate quando i prezzi dell'energia sono più bassi.
Chris Grayling, il ministro dei trasporti, ha dichiarato: "È evidente che ci sia un appetito per un trasporto più pulito e verde. La ricarica domestica offre l'opzione più conveniente e a basso costo per i consumatori: puoi semplicemente collegare l'auto per ricaricarla durante la notte come faresti con un telefono cellulare".
Il governo inglese ha dichiarato di voler porre fine alla vendita di veicoli a motore a combustione tradizionali a partire dal 2040 ma molti – tra cui la commissione nazionale per i cambiamenti climatici – hanno avvertito che il divieto dovrebbe entrare in vigore almeno un decennio prima. Attualmente sulle strade britanniche circolano poco meno di 200mila automobili a zero emissioni.
Lo sforzo di Jaguar
Questo mese Jaguar - dopo aver promesso che dal prossimo anno offrirà ai clienti una versione elettrica di tutti i suoi modelli - ha rivelato i piani per investire diversi miliardi di sterline nella costruzione di una versione elettrica della berlina Jaguar XJ presso la sua fabbrica di Castle Bromwich. Il progetto comprende un importante aggiornamento dell'impianto alla periferia di Birmingham, con la salvaguardia di 2.500 posti di lavoro.
Il momento attuale è estremamente travagliato per l'industria britannica dell'auto, stretta tra la contrazione del mercato e la necessità di grandi investimenti per stare al passo con l'elettrificazione e i nuovi standard sulle emissioni. Il tutto complicato dalla vicenda della Brexit, l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea su cui, a tre anni dal referendum, continua a non esserci chiarezza.