Per festeggiare il secolo di storia Citroën, il marchio francese espone durante l’estate nella concessionaria Nicola Prezioso di Aprilia, in provincia di Latina, la km0 forse più antica e prestigiosa del mondo: la C6 Lictoria Sex donata a Papa Pio XI nel 1930, che nel cruscotto segna 192 chilometri, tutti percorsi all’interno delle mura vaticane. L’opulenza della vettura di questa Citroën è talmente elevata che il protocollo della Santa Sede preferì le più sobrie Mercedes Numburg e Graham Paige 837 per le uscite ufficiali di Pio XI. La vettura tedesca da sola ha infatti più di 40mila chilometri all’attivo.
Telecomando per l’autista
A differenza delle altre vetture del garage pontificio (la prima è una Fiat 525, donata al Papa il 21 aprile 1930, nove giorni prima di una Isotta Fraschini BA1), la Lictoria Sex non è un’auto di serie adattata, ma un veicolo progettato e assemblato in via esclusiva, con finiture ed accorgimenti ispirati al ‘700 veneziano: il grande trono papale, sormontato da un cielo dell’abitacolo impreziosito dalla rappresentazione dello Spirito Santo in forma di colomba; due strapuntini davanti il seggio e due lampade in nicchie dorate ai lati, con lo scrigno centrale intarsiato per il breviario. Per l'epoca è d’avanguardia la pulsantiera vicino al trono, che riporta in scritte luminose all’autista gli ordini impartiti dal Papa.
Nata a Milano, come Pio XI
Per omaggiare quell’Achille Ratti nato a Desio nel 1857, che la storia ricorda appunto come Pio XI, l’auto è assemblata nello stabilimento milanese Saica e tutti i lavoratori interessati dal progetto donano al Pontefice il costo orario del tempo impiegato nella costruzione della Lictoria Sex. La silhouette della vettura richiama una carrozza, con il passeggero protetto in una cabina chiusa e separata dal posto di guida e due grandi lanterne sulle fiancate. Sotto il cofano, batte un motore di 2.442 centimetri cubici a sei cilindri, capace di 42 cavalli e 105 km/h, che necessita di 14 litri di benzina e 250 grammi di olio per percorrere 100 chilometri.
Auto in dono anche oggi
Pio XI è uno dei più tecnologici a varcare il soglio pontificio, che presidia personalmente la progettazione dell’impianto telefonico e radiofonico del Vaticano, quest’ultimo commissionato a Guglielmo Marconi. E’ anche il Papa che con la sigla dei Patti Lateranensi torna ad uscire dalle mura leonine, dopo la presa di Roma del 1870 che confina Pio IX a San Pietro. Ma non è il primo a ricevere un’auto: Pio X si vede regalare nel 1909 una Itala 20/30 dall’arcivescovo di New York, che il Papa comunque rifiuta, preferendo la carrozza per le passeggiate confinate ai giardini vaticani. Tra le ultime auto donate recentemente a Papa Francesco, tutti ricordano l’esemplare one off di Lamborghini Huracán RWD, battuto poi in un’asta di beneficenza per 715mila euro.