FRANCOFORTE - Guardarla dal vivo su strada è ben altra cosa rispetto all’impressione avuta sotto i riflettori dei vari saloni dell’auto dove è apparsa in forma statica fino a oggi. Se poi uno la guida anche, come abbiamo potuto fare noi in anteprima lungo una pista chiusa nei dintorni di Francoforte, ecco che la Honda e - la lettera sta per elettrica - rivela un carattere pronto a farne una sicura protagonista tra le auto a batteria di nuova generazione.
Pensata per il traffico cittadino
Per vedere nelle concessionarie la prima elettrica a zero emissioni della Honda bisognerà aspettare l’estate del prossimo anno. La caratteristica principale della Honda e, che suona un po’ snob rispetto alla grande corsa di tutti ad aumentare l'autonomia, è di garantire “soli” 200 chilometri con un pieno di elettroni. Al contrario di molte rivali, tra cui la Peugeot 208 e che ne dichiara 340. “Più non le serve”, commenta Kohei Hitomi, direttore dello sviluppo, ribadendo che i vantaggi di tale scelta si riflettono non solo nelle prestazioni della vettura in generale, ma anche e soprattutto nei costi. Anche se in Europa il listino della giapponese dovrebbe partire con un prezzo d’attacco intorno ai 35mila euro. Tanti.
Gira su se stessa
Alla Honda provano a giustificare questa cifra considerevole sostenendo che ha tante novità, a partire da un nuovo pianale dedicato. Ciò ha permesso agli ingegneri di sistemare in posizione ottimale il pacco batterie al litio da 35,5 chilowattora per garantire una uguale distribuzione del peso fra i due assi e un baricentro ribassato, a vantaggio della tenuta e stabilità di marcia.
La Honda e ha un raggio di sterzata di soli 4,3 metri e dunque una agilità senza pari. Lunga 3,90 metri, dispone di sprint e scatto grazie a un motore che sviluppa una potenza di 110 chilowatt (pari a 150 cavalli) e una coppia di 300 newtonmetri.
Stile essenziale
Entrando nell’abitacolo, la Honda e sorprende per lo stile essenziale in perfetto accordo con il design della carrozzeria ispirato nei tratti retrò alla prima Honda Civic del 1972. “Serve per trasmettere a passeggeri e guidatore un senso di tranquillità”, dice Hitomi, “e non creare quel distacco che spesso si avverte quando si ha a che fare con automobili destinate per forza di cose a cambiare il modo di spostarsi e ad anticipare il futuro”.
Il pieno in poco più di 30 minuti
Un futuro che la new entry nipponica a batterie vuole affrontare nel migliore dei modi anche proponendo di serie numerose soluzioni hi-tech, tra le quali la plancia digitale con tre schermi in alta definizione (due dei quali touch) e telecamere al posto degli specchietti retrovisori. Punto di forza, è il tempo di ricarica della batteria, che avviene in poco più di 30 minuti da una colonnina veloce. Nessuna sorpresa, invece se si usa una normale presa di corrente a 220 volt, che richiede il tempo di una notte per una ricarica completa.