Le mancano solo alcuni interventi per diventare un'infrastruttura a tutti gli effetti. Invece, la "Tangenziale dei bambini" rischia di morire: il percorso ciclo-pedonale di Casalmaggiore, in provincia di Cremona, inaugurato nel 2016 in via sperimentale per garantire ai più giovani la possibilità di andare a scuola in bici o a piedi, in piena sicurezza e al riparo dal traffico, è stato "completamente abbandonato dall'amministrazione comunale".
Il progetto è a rischio
Lo segnala il Comitato slow town che ha progettato e realizzato l'inedita infrastruttura e ha lanciato un accorato appello per chiedere al ministero Infrastrutture e trasporti, a quello dell'Ambiente, al presidente della Regione della Lombardia e a tutti gli altri enti e associazioni che hanno sostenuto e patrocinato il progetto (tra cui l'azienda sanitaria locale, Legambiente, Fiab e Ispra) di "salvare la tangenziale dei bambini".
Dalla parte dei bambini
Si tratta di un percorso protetto, ciclabile e pedonale, lungo i due chilometri di fiume Po che lambiscono la cittadina dove hanno sede numerosi istituti scolastici e da cui si diramano altre tratte ciclo-pedonali verso l'area del centro storico che ospita i principali luoghi di frequentazione dei giovani e giovanissimi, come palestre e centri sportivi, biblioteca, teatro, parchi e musei.
"Siamo molto preoccupati ", ci dice Gian Carlo Simoni, promotore e coordinatore del progetto, "per completare l'opera, in modo che da sperimentale si trasformi in una infrastruttura permanente, mancano solo un piccolo collegamento di 30 metri verso il centro (al momento è un percorso sterrato, ndr) e la messa in sicurezza di un brevissimo tratto della tangenziale che si incrocia con il traffico veicolare. Non si tratta di grossi oneri, eppure il Comune non dà il via libera, non è interessato, dice che preferisce dedicarsi a quelle che ritiene altre priorità".
Un esempio da seguire
Ricordiamo che la "Tangenziale dei bambini" è portata a esempio in Italia e in Europa. Non a caso, ha ricevuto numerosi riconoscimenti: il Premio nazionale di Legambiente, il titolo di Progetto pilota dall'Ispra (Istituto di Superiore per la protezione e la ricerca ambientale), quello di Best practice da parte della Commissione europea e Caso studio da Eltis, l'Osservatorio della mobilità urbana, finanziato dalle stesse istituzioni comunitarie. In più è stata citata come esempio da seguire in uno studio della Oxford University e addirittura a Cape Town in Sud Africa.
La "Tangenziale dei bambini", dice Simoni, ha il patrocinio del ministero Infrastrutture e trasporti, di quello dell'Ambiente oltre che dell'Ats Val Padana, azienda sanitaria locale di Mantova e Cremona. "Siamo stati chiamati a presentare il progetto al convegno internazionale Walk21, che si tiene il prossimo ottobre a Rotterdam, in Olanda: stando così le cose, pensiamo di declinare l'invito".
Servono firme sulla petizione
"Però non perdiamo la speranza: chiediamo a gran voce di sottoscrivere la nostra petizione per sollecitare un intervento urgente da parte delle istituzioni, abbiamo bisogno del sostegno di tutti affinché questa iniziativa non venga abbandonata, ma anzi possa essere replicata in tutta Italia. Ci battiamo per il bene dei nostri bambini, perché possano arrivare a scuola in modo sicuro, salutare, al riparo da traffico e smog".
Ecco il link per firmare la petizione: www.change.org/p/danilo-toninelli-salviamo-la-tangenziale-dei-bambini