Il patto di alleanza al 50% che Fca ha proposto a Renault potrebbe cambiare il panorama del mercato automobilistico globale. Il costruttore francese, riunitosi in consiglio di amministrazione, si è detto favorevole a “studiare con interesse l’opportunità di tale intesa, atta a consolidare l’impronta industriale del Gruppo”. Sembra quindi che ci siano tutti i presupposti per la nascita di una nuova alleanza italo-franco-americana.
Se il patto si dovesse consolidare nascerebbe un gruppo da 8,7 milioni di veicoli all’anno che, nella classifica delle vendite globali dei costruttori, andrebbe a posizionarsi al terzo posto tra Toyota e General Motors. Nei primi tre mesi del 2019, Fca ha fatturato 24,4 miliardi di euro, mentre Renault 12,5. La somma dei due gruppi porterebbe la nuova alleanza in quarta posizione, tra Daimler (39,6 miliardi) e Ford (36,1 miliardi).
Con o senza Nissan e Mitsubishi
Questo è lo scenario che si andrebbe a creare se i partner giapponesi non dovessero trovare una intesa per il loro ingresso. “Mi assicurerò che Nissan e Mitsubishi traggano pieno vantaggio da questi eventi”, ha detto Jean Dominique Senard, presidente di Renault. “I benefici dell’accordo si estenderanno ai partner dell’alleanza, Mitsubishi e Nissan”, conferma Mike Manley, ceo di Fca. La risposta da Yokohama è stata cauta: non c'è opposizione, ma si è presa il tempo di studiare "a fondo tutti gli aspetti e i dettagli" della proposta.
Nuovo colosso industriale
Se i giapponesi dovessero entrare nell'accordo, si verrebbe a creare un colosso industriale primo al mondo per vendite: 650mila dipendenti in tutto il mondo, 224 siti produttivi (se dovessero rimanere tutti in funzione, come finora promesso) e 23 marchi per 15,6 milioni di veicoli venduti ogni anno. Più di qualsiasi altro gruppo esistente. Per quanto riguarda la capitalizzazione al momento in cui si scrive il gruppo Fca vale alla borsa di New York circa 19 miliardi di euro, Renault 15 miliardi a Parigi e Nissan 27 miliardi a Tokyo.
Numeri solo indicativi, perché l’ipotesi di alleanza porterebbe con sé una razionalizzazione di architetture, modelli, impianti e forse anche di dipendenti tutta da definire.
Il gruppo italo-americano avrebbe accesso a piattaforme e tecnologie di elettrificazione di Renault: un aspetto fondamentale perché i limiti delle emissioni di CO2 imposti dall’Unione Europea incombono (95 grammi per chilometro per tutta la gamma dal 2021). I francesi vedrebbero spalancarsi una porta sul mercato nord americano. Fca stima in oltre 5 miliardi di euro i risparmi annuali derivanti dalla nuova alleanza.