General Motors ha annunciato un accordo con la società di costruzioni Bechtel Corp (la principale impresa di edilizia e ingegneria d'America e quinta azienda per grandezza nel Paese) per costruire stazioni di ricarica rapida negli Stati Uniti destinati ai veicoli elettrici.
Le due realtà imprenditoriali hanno siglato un Memorandum of Understanding (MoU), mentre la struttura commerciale non è ancora stata completata. Il costruttore di Detroit ha confermato che al momento sta cercando investitori per finanziare l'intera operazione, ma sui nomi dei possibili partner per ora è mantenuto il più stretto riserbo.
Basta ansia
Un portavoce di General Motors ha dichiarato: "Il risultato di questa collaborazione, una maggiore diffusione delle colonnine di ricarica, dovrà contribuire ad alleviare i problemi di ansia dei clienti, che temono di trovarsi scarichi di energia mentre sono in viaggio attraverso il Paese. Sfrutteremo l'importanza e la flessibilità che fanno parte del patrimonio dei nostri due marchi - Gm e Bechtel - e i dati proprietari di cui disponiamo per creare una rete che copra tutto il territorio".
Necessità di crescita
General Motors ha annunciato l'arrivo di 20 nuovi modelli a batteria entro il 2023. In America nel 2018 sono state vendute 361.307 elettriche, in crescita dell'81% rispetto all'anno precedente.
Un recente studio dell'International Council on Clean Transportation prevede che nel 2025 circoleranno negli Usa circa 3 milioni di auto a zero emissioni e sottolinea come, per andare di pari passo col mercato, le colonnine dovranno aumentare di circa il 20% all'anno fino a quella data.
Alcune zone, New York per esempio, avranno bisogno di uno sforzo ancora maggiore: qui la crescita dovrà essere del 35%, mentre Los Angeles necessiterà di 35mila stazioni, sette volte il numero disponibile nel 2017. Negli Usa - secondo i dati ufficiali 2018 - i punti di ricarica pubblici sono attualmente circa 57mila.