Nissan non è contraria alla fusione da 35 miliardi di dollari tra Fiat Chrysler e Renault che potrebbe essere allargata anche ai membri giapponesi della Alliance compreso Mitsubishi. Per il momento, tuttavia, preferisce non esprimere un giudizio definitivo né prendere un impegno in proposito. Questo nonostante il presidente di Renault Jean-Dominique Senard abbia chiesto espressamente ai soci di entrare nell'accordo con gli italo-americani.
In attesa di chiarimenti
La posizione del presidente e ceo di Nissan Hiroto Saikawa - già anticipata dal quotidiano Nikkei - è stata confermata al termine dell'incontro che si è svolto presso il quartier generale di Nissan a Yokohama tra i vertici della Alliance. Subito dopo il meeting Saikawa ha manifetsato preoccupazione per la situazione di concorrenza tra il suo marchio e quello di Fca sul mercato americano e ha quindi commentato: "Per prima cosa voglio approfondire quali vantaggi ci possono essere per tutti. Quindi voglio capire cosa ne deriva per Nissan in termini di benefici".
Alla riunione in Giappone hanno partecipato anche il ceo di Renault Thierry Bolloré e il presidente e amministratore delegato di Mitsubishi Osamu Masuko.
Vantaggi e svantaggi
Testimoni presenti all'incontro hanno riferito la posizione di Nissan, che ritiene esistano ancora molti punti oscuri da chiarire. I dirigenti di Renault, invece, hanno esposto alcuni dei vantaggi della fusione, tra cui la riduzione dei costi (stimata da Fca in 5 miliardi di euro) dello sviluppo della prossima generazione di vetture, garantendo che l'ingresso di Fca non diminuirà l'importanza degli storici partner asiatici.
Secondo i giapponesi, tuttavia, il rovescio della medaglia potrebbe essere quello di un loro indebolimento all'interno della Alliance. La discussione proseguirà nelle prossime settimane, durante altri incontri già programmati.