La corsa all’elettrificazione ha generato per la maggior parte dei costruttori il problema di dove e come trovare le batterie con le quali equipaggiare non solo i modelli elettrici a zero emissioni, ma anche le auto che impiegano motorizzazioni mild hybrid, ibride e ibride plug-in.
Fornitura multimilionaria
Chi non realizza in casa le batterie ha allora dovuto per forza di cose stringere accordi e partnership con i grandi produttori di quest'ultime in modo da soddisfare le esigenze del mercato. Ultima a farlo in ordine di tempo è stata la Volvo (gruppo Geely), intenzionata entro il 2025 a contare con le auto elettriche il 50% delle sue vendite. Nei giorni scorsi l’azienda svedese è ricorsa alla cinese Catl e alla corena LG Chem per assicurarsi nel prossimo decennio una fornitura multimilionaria di accumulatori.
Flessibilità a seconda delle richieste
Catl e LG Chem produrranno accumulatori agli ioni di litio destinati anche le vetture del costruttore a marchio Polestar. Il fatto di avere fornitori in diverse aree geografiche garantirà agli uomini di Goteborg una flessibilità a seconda della richiesta da parte dei vari siti di produzione.
La prima elettrica pura
"Il futuro di Volvo Cars è elettrico e siamo fermamente impegnati a superare il motore a combustione interna" ha dichiarato il ceo Håkan Samuelsson. “Gli accordi che abbiamo stretto garntirci le batterie sono una riprova che raggiungeremo i nostri ambiziosi obiettivi ". Obiettivi perseguiti con un programma che entro fine anno prevede tra l’atro il debutto della versione a zero emissioni del suv compatto XC40 che è la prima elettrica pura della Volvo.