Prosegue il trend negativo del mercato dell'auto in Italia che dura ormai da 5 mesi. Secondo i dati riportati dai nostri partner di DataForce, a marzo sono state immatricolate nel nostro paese 194.234 vetture, il 9,5% in meno dell’anno precedente, una flessione pari a 20.409 unità. Al decremento hanno contribuito tutti i canali di distribuzione, compreso quello dei privati, che però resta in attivo sull’anno precedente nel cumulato trimestrale (+4,95%). Da evidenziare la decrescita del noleggio a lungo termine -7,7%.
Fiat in caduta libera
Fiat mantiene il comando delle immatricolazioni italiane ma è in continua flessione. Il costruttore ha targato nel mese di marzo 32.025 unità, il 22% in meno rispetto all’anno precedente, che arriva dopo i risultati negativi di febbraio (-18%) e gennaio (-29,2%). La quota di mercato di Fiat scende, rispetto al 2018, di oltre tre punti percentuali e si attesta al 15,5%.
La Panda si conferma il modello più venduto anche a marzo con 13.718 unità, in crescita del 3% rispetto al 2018. Al secondo posto c’è la Lancia Ypsilon (+15,5% di cui 21% chilometri zero), terza la Fiat 500 che però perde il 22,4%.
Gli altri marchi
Al secondo posto tra i marchi c’è Volkswagen. Il brand tedesco ha immatricolato 17.539 auto nuove contro le 18.151 dello scorso anno pari al 3,4% in meno. La T-Roc continua a registrare risultati positivi. Dopo aver quadruplicato le vendite a gennaio e aver registrato un +155% a febbraio, nel mese di marzo le vendite della crossover sono aumentate del 76%.
Ford occupa il terzo gradino del podio. Anche il costruttore americano però chiude il terzo mese del 2019 in negativo con 12.322 nuove targhe (-21%). Segue quasi a pari merito Renault: 12.233 vetture (-12,2%).
Ecobonus inefficace
Continua il calo delle motorizzazioni diesel. Le vendite delle vetture a gasolio sono diminuite del 22,6%, mentre crescono del 10,7% le immatricolazioni delle auto a benzina. Calano per mancanza di prodotto le vetture alimentate a metano: -33,5% pari a 1.700 unità in meno.
Le elettriche aumentano del 44% anche se le cifre rimangono irrisorie. A fronte di una quota di mercato dello 0,24% i nuovi esemplari immatricolati sono stati solamente 209. Come prevedibile l’effetto sperato dall’erogazione dell’ecobonus non c’è stato. Bene le ibride che registrano una crescita di 35,5 punti percentuali pari a 10.253 unità immatricolate. Di queste hanno goduto del bonus meno di 400 vetture.
I segmenti
I suv continuano a crescere. In particolare le crossover di segmento C sono aumentate del 16,2% (quasi 5mila unità in più), quelle dei segmenti A e B hanno registrato una crescita più misurata del 3,2%. Tutte le altre architetture sono in perdita.