L'unione fa la forza. Aptiv, società inglese, lancia questo messaggio e apre i confini della ricerca sulla guida autonoma. Debutta così nuScenes, un cloud open-source (una banca di memoria dati gestita da remoto) dedicato allo sviluppo della tecnologia driverless, attraverso il quale qualunque azienda interessata alla materia potrà attingere o condividere i propri studi. Una vera e propria sfida, in un settore in cui sono all'ordine del giorno i casi di dati rubati.
Ricerca aperta
Aptiv è la prima società a pubblicare tutte le informazioni ottenute dai test su strada. Come primo passo, l'ex divisione tecnologica di Delphi ha deciso di inserire su nuScenes i dati raccolti dai sensori dei prototipi attualmente in circolazione.
Sulla piattaforma si può accedere a mille file registrati con scene di guida urbana riprese da radar, telecamere e sensori Imu e Gps. Un totale di 1 milione e 400mila immagini, 390mila fasci lidar, 1 milione e 400mila di bounding boxes (wire frame dove sono visibili le sagome umane, di auto e oggetti).
Anche Volvo
La stessa idea di condividere dati - anche se in un campo differente - è alla base del progetto E.V.A. di Volvo che rende disponibili a tutti le conoscenze accumulate dal marchio svedese in questi decenni in materia di sicurezza stradale.