Volvo e la sicurezza stradale, un binomio che esiste da quando il marchio svedese - oggi nelle mani dei cinesi di Geely - è stato fondato e che prosegue ininterrotto. Il ceo Hakan Samuelsson ha confermato la vocazione del costruttore di Göteborg nel corso del Volvo Car Moment, una conferenza stampa in live streaming che è servita per presentare diverse nuove iniziative: il Care Key, il Progetto E.V.A. e il nuovo sistema di telecamere per il monitoraggio delle condizioni del guidatore.
Care Key
Il primo progetto illustrato si chiama Care Key: si tratta di un sistema che consente di preimpostare la velocità massima che la vettura potrà raggiungere e che verrà fornito di serie su tutte le Volvo a partire dal Model Year del 2021.
La nuova funzione affianca la scelta - resa nota poche settimane fa - di realizzare automobili che non superino i 180 chilometri orari. "Crediamo - ha detto Hakan Samuelsson - che le aziende automobilistiche abbiano la responsabilità di migliorare le condizioni di sicurezza nel traffico. La limitazione della velocità massima e il Care Key rientrano proprio in questo criterio".
Il sistema potrà avere anche effetti economici positivi per il consumatore. Volvo, infatti, sta già sondando le compagnie assicurative su alcuni mercati per assicurare sconti sulle polizze ai clienti che utilizzino questa impostazione sulla propria auto.
Progetto E.V.A.
La secondo iniziativa presentata nella conferenza stampa è il Progetto E.V.A. Volvo intende rendere disponibili a tutti le conoscenze accumulate in questi decenni in materia di sicurezza stradale. Lo farà tramite una biblioteca virtuale, aperta agli altri costruttori, che raccolga le esperienze iniziate giusto 60 anni fa quando - era il 1959 - la Casa svedese introdusse, per prima, le cinture di sicurezza a tre punti. Un dispositivo che, si calcola, abbia salvato milioni di vite umane in questi decenni.
Da allora - è stato sottolineato - la sicurezza è cresciuta, grazie anche a studi sempre più approfonditi come quelli che hanno portato allo sviluppo di manichini per crash test di diverso peso e corporatura, per simulare gli effetti degli incidenti su donne e bambini. Altri sistemi nati dalla esperienza di Volvo si sono ormai imposti come standard di settore: basti pensare agli airbag laterali.
Telecamere sensibili
Il terzo progetto presentato dal costruttore prevede l'installazione a bordo del veicolo di telecamere e altri sensori che tengano sotto controllo lo stato psicofisico del conducente e consentano al veicolo intelligente di reagire a eventuali comportamenti anomali. Il veicolo potrà, per esempio, ridurre la velocità, attivare una chiamata di emergenza al servizio Volvo on Call o fermarsi nel primo spazio disponibile in tutta sicurezza.
I sistemi si allertano quando chi è al volante non risponde a determinate sollecitazioni, non muove lo sterzo per un periodo troppo lungo o tiene gli occhi chiusi o non rivolti alla strada. I sensori sono in grado di captare e interpretare anche altri segnali, come i cambi di corsia troppo repentini o i tempi di reazione eccessivamente lenti.
L'introduzione delle telecamere su tutti i modelli Volvo partirà dall'inizio del 2020, con la prossima generazione della piattaforma scalabile SPA2.