Secondo l’associazione dei consumatori cinesi, i reclami inviati alle Case auto per segnalare difetti di fabbricazione delle vetture e dei relativi componenti sono diminuiti del 5,8% su base annua nel 2018. Resta invece inalterato il dato relativo alle segnalazioni per la mancata efficienza dei servizi di post-vendita. Il dato evidenzia come l’efficienza produttiva dei costruttori cinesi sia in costante miglioramento. Un po’ meno l’organizzazione dei concessionari.
92% di casi risolti
Nel rapporto pubblicato dell’associazione, sarebbero quasi 20mila i reclami ufficiali inviati alle Case auto nel 2018. Oltre il 92% dei casi è stato risolto con successo, il 67% attraverso una mediazione civile. Il calo di denunce ha fatto risparmiare l'equivalente di quasi 20 milioni di euro in spese legali agli automobilisti cinesi.
I motivi principali che spingono i clienti a lamentarsi sono da attribuire allo scarso servizio di post-vendita dei concessionari (32.2%) o alle violazioni dei contratti di acquisto rateizzato (20.7%). Il maggior numero di segnalazioni tecniche, invece, riguarda i difetti dei dispositivi di connettività e assistenza al guidatore (20%). Il 62.7% dei reclami è relativo alla normale manutenzione dell’auto, il 26.2% a componenti specifici dei motori, specialmente quelli elettrificati.
Ritardi per le batterie
Nel 2018, il produttore di veicoli elettrici Byd - con 649 casi - è quello che ha ricevuto più lettere di reclamo. La maggior parte di queste lamentavano importanti ritardi nei tempi di consegna. Un centinaio di clienti ha dovuto attendere più di sei mesi per ritirare la propria auto già pagata dal concessionario.
I ritardi sarebbero da attribuire a problemi di surriscaldamento delle batterie nella fase di test dei veicoli. Un membro del cda di Byd ha spiegato: "L'industria delle elettriche è ancora agli albori. Non abbiamo la piena autonomia nella produzione degli elettromotori, questo ci impedisce di velocizzare il processo di assemblaggio dei modelli dato che siamo costretti a controllare il corretto funzionamento delle batterie”.
Secondo i dati pubblicati dall’amministrazione statale per la regolamentazione del mercato auto, lo scorso anno i marchi cinesi avrebbero richiamato oltre 138mila vetture elettriche malfunzionanti, quasi l'11% delle vendite totali.