"I veicoli a guida autonoma potrebbero essere il futuro non cosi lontano per il trasporto pubblico della Capitale". Lo ha annunciato sui social Enrico Stefano, presidente della Commissione Mobilità del Campidoglio, durante il primo test di un bus elettrico e, appunto, a guida autonoma, che si è svolto nel piazzale dove ha sede "Roma servizi per la mobilità".
Minibus robot in centro
Il veicolo in questione è uno “shuttle” prodotto dalla Navya, azienda francese che si occupa di smart mobility. Si tratta di un minibus con livello di autonomia 3, in grado cioè di gestire automaticamente la guida in condizioni ambientali ordinarie, necessitando comunque della presenza umana. La navetta, inoltre, può trasportare 15 persone, può raggiungere una velocità massima di 25 chilometri orari ed è alimentata solo da energia elettrica (la batteria copre fino a 250 chilometri di percorrenza, equivalenti a 9 ore di utilizzo continuo).
"Questo genere di veicolo", ha aggiunto Stefano, "potrebbe essere utilizzato in molte aree della città, soprattutto in centro e nelle ztl, perché può percorrere brevi percorsi, riconoscendo in piena sicurezza ostacoli e pedoni che attraversano la strada. Si tratta, quindi, di un esemplare che potrebbe essere adatto nelle vie meno trafficate a vocazione pedonale".
Mancano le norme
L'Agenzia Roma servizi per la mobilità ricorda che in Italia questo tipo di mezzi non può ancora circolare su strada aperta al pubblico perché le autorizzazioni ministeriali sono in fase di valutazione. Per questo, conclude Stefano: "Aspettiamo il varo delle norme nazionali per passare al concreto utilizzo di questi bus per il trasporto pubblico cittadino".