Il mercato dell’auto in Italia prosegue il suo trend negativo dopo un gennaio in calo. A febbraio le vendite sono diminuite del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le immatricolazioni sono state 178.144 contro le 182.0406 di febbraio 2018, secondo i dati di Dataforce Italia.
Una contrazione di 4.262 unità cui hanno contribuito tutti i canali di distribuzione fuorché il più importante: quello dei privati, in crescita del 12,1% rispetto allo scorso anno e che conquista una quota di mercato del 61,2%. "Il risultato è dovuto - è il commento di Salvatore Saladino, Country manager di Dataforce Italia - allo spettro dell'ecotassa in vigore da marzo o davvero i privati saranno il traino del 2019? vedremo fra 30 giorni". Intanto è stato profondo rosso per il noleggio, giù del 14,7%, pari a 4.073 unità immatricolate in meno.
Fiat ancora in calo
Fiat continua a perdere. Dopo la contrazione del 20% nei dodici mesi del 2018 e quella del 29% di gennaio, a febbraio mancano all’appello rispetto all’anno precedente circa 6mila unità, -18%. Pur rimanendo il primo marchio per vendite in Italia, la quota di mercato è scesa al 15%, con un calo di ben 4 punti percentuali rispetto a febbraio 2018. Bene la Panda, che rimane in testa alla classifica dei modelli più venduti e registra un buon recupero sullo scorso anno (+22,6%). Al secondo posto c’è la Lancia Ypsilon che cresce del 39%, di cui il 15% sono km0 e al terzo la Jeep Compass +48,8% di cui il 18% di km0.
Tra i marchi, Volkswagen rimane al secondo posto e perde l’1,6% con 15.914 unità immatricolate contro le 16.175 dell’anno precedente. La T-Roc ha molto successo in Italia, dopo aver quadruplicato le vendite a gennaio ha registrato a febbraio un +155%. Terzo posto per Ford, che chiude però il mese in negativo dell’11,2% rispetto a febbraio 2018.
Diesel giù benzina su
Il diesel continua a perdere quota. Le immatricolazioni di vetture a gasolio sono calate a febbraio del 19,6% a 93mila unità, mentre le benzina crescono a ritmo sostenuto: +30% pari a 76mila auto. In un solo mese sono state targate oltre 22.500 diesel in meno e 17.500 benzina in più. Calano le vetture a metano per mancanza di prodotto (-39,2%). Elettriche stabili, ibride in crescita del 43% a 9.367 unità.
Sempre più suv
L’unico segmento che cresce è quello delle suv di segmento C: +31%. Una crescita che porta queste vetture a valere come il segmento delle citycar che sono sempre state vetture molto amate dai clienti italiani. Stabili le b-suv. Soffrono le compatte e le vetture medie e grandi: -20%.