La quinta edizione di Parco Valentino, il Salone dell’auto di Torino, è pronta a partire. L’evento si svolgerà come di consueto nella cornice dell’omonimo parco del capoluogo piemontese dal 19 al 23 giugno. Il presidente Andrea Levy si attende la presenza di oltre 600mila visitatori e di quaranta case automobilistiche che esporranno i loro modelli sugli stand. Il format della quinta edizione rimane lo stesso di sempre: ingresso gratuito, apertura fino alle ore 24 ed esposizione dei modelli all’aperto lungo i viali del parco.
Al centro dell’edizione di quest’anno i temi della mobilità sostenibile e della connettività. In particolare saranno esposte le auto ibride plug-in ed elettriche che dall'1 marzo godranno dell’incentivo statale all’acquisto. Le vetture potranno inoltre essere guidate dal pubblico in percorsi di viabilità ordinaria. Previsto anche un programma di parate lungo un circuito cittadino durante tutti e cinque i giorni della manifestazione. In arrivo oltre 1.500 supercar provenienti da tutta Europa, oltre ai prototipi dei carrozzieri più famosi.
Interventi tra bonus e malus
In occasione della conferenza stampa organizzata per la presentazione del Salone si è affrontato il tema del futuro dell’auto tra bonus e malus. Tra gli altri sono intervenuti il presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani che ha sottolineato come l’Automobile Club d’Italia apprezzi la volontà di rinnovare il parco circolante. “Tutte le forme incentivanti come gli eco-bonus vanno in questa direzione e sono le benvenute, ma non possiamo concordare sulle misure penalizzanti che invece frenano le vendite e ostacolano il ricambio. Né va dimenticato che il bollo auto è già commisurato alle emissioni dei veicoli, oltre che alla potenza, e proprio in merito alla tassa automobilistica ci lascia perplessi il dimezzamento così concepito alle vetture ultraventennali: sarebbe meglio riservare la facilitazione ai soli veicoli di reale interesse storico, elencati nella lista condivisa con tutte le realtà del settore”.
Sul tema si sono espressi anche Paolo Scudieri, presidente dell'Anfia, che ha sottolineato "il preoccupante calo della produzione industriale" in Italia e Michele Crisci, presidente dell’Unione Nazionale Costruttori Esteri, che boccia il provvedimento governativo su eco-bonus ed eco-malus: “Riteniamo che l’introduzione dell’eco-tassa non avrà alcun effetto sulla riduzione dell’inquinamento atmosferico perché la norma è stata tarata sulla CO2 che è un climalterante e non un inquinante, ma soprattutto perché nelle strade italiane continueranno a circolare veicoli molto più inquinanti sui quali occorrerebbe intervenire favorendone una massiccia sostituzione. Per quanto riguarda invece gli eco-incentivi la direzione è giusta ma il contesto economico in peggioramento contrasterà con lo stimolo che negli auspici del governo dovrebbe realizzarsi grazie a tale misura”.