A volte ritornano. Nel 1978 Bmw presentò la M1: una sportiva prodotta in poche centinaia di unità, disegnata da Giorgetto Giugiaro, destinata ad arginare lo strapotere della Porsche nelle competizioni GT ed equipaggiata con un motore centrale 6 cilindri in linea. La tedesca era capace di prestazioni oltre la norma per l’epoca, raggiungeva i 262 chilometri orari di velocità massima bruciando i 100 in appena 5,6 secondi. Diventò subito una sorta di manifesto per esaltare i valori della Bmw, oltre a un punto di riferimento nella categoria che ancora oggi ne fa un modello ricercatissimo dai collezionisti.
Una sportiva esclusiva e costosa
Stando a quanto riporta la rivista inglese Autocar adesso, a distanza di 41 anni dal debutto, Bmw sarebbe intenzionata a lanciare una erede della M1 in chiave moderna. Un’auto, come la progenitrice, in grado di racchiudere dentro e fuori la carrozzeria le più avanzate tecnologie del costruttore di Monaco e che potrebbe prendere in futuro anche il posto della i8. Quest’ultima, sempre secondo i colleghi inglesi, sarebbe infatti destinata ad andare in pensione proprio per far posto a un’auto più performante, esclusiva e costosa.
Potrebbe arrivare nel 2023
Klaus Fröhlich, membro del consiglio di amministrazione Bmw e responsabile per lo sviluppo prodotto, ha espresso parere positivo riguardo alla nuova sportiva che potrebbe arrivare entro il 2023 ed essere prodotta in pochi esemplari per garantire l'esclusività del modello. Ibrida solo per pochi.